Guerra di accuse reciproche tra Hamas e Fatah.

Il movimento di Hamas ha accusato l’ex ministro e leader di Fatah, Mohammad Dahlan, di essere dietro l’attacco contro il premier Ismail Haniyah, che ieri ha attraversato il valico di Rafah, di ritorno nella Striscia di Gaza.

Il portavoce di Fatah ha negato con forza tali accuse.

In una conferenza stampa mandata in onda dal canale satellitare Al-Jazeera, alcuni leader di Hamas, compreso il parlamentare Mushir Al-Masri, hanno esplicitamente accusato Mohammad Dahlan di essere uno dei mandanti del tentativo di assassinio del premier Haniyah.

Il portavoce di Hamas, Ismail Radwan, ha dichiarato durante che Dahlan è all’origine del piano e dell’attentato contro il primo ministro.

Radwan ha evidenziato che Hamas "farà di tutto per svelare la verità al Consiglio Legislativo palestinese e chiederà di togliere l’immunità parlamentare a Dahlan", e ha aggiunto che questi è responsabile dell’omicidio di numerosi "mujahidin", combattenti, palestinesi.

Il portavoce ha affermato, inoltre, che Dahlan ha partecipato a una campagna diffamatoria contro il governo palestinese, con l’obiettivo di farlo cadere, e ha contribuito a creare l’attuale situazione di illegalità. E ha accusato le guardie presidenziali di Fatah di aver aperto il fuoco contro il convoglio del premier Haniyah.

Radwan ha chiesto al presidente Abbas di ritirare le guardie presidenziali dal valico, perché "non contribuiscono a garantire la sicurezza dei cittadini, ma a sparare loro addosso".

Da parte sua, il portavoce di Fatah, Maher Muqdad, ha negato le accuse e ha chiesto a Hamas di essere più razionale e di porre fine alle accuse. E ha sollecitato il movimento a formare un comitato investigativo.  
Anche il portavoce del movimento giovanile di Fatah, Munir Jaghoob, ha condannato le affermazioni di Hamas, soprattutto quelle contro Mohammad Dahlan, e ha sottolineato che chi ha sparato ai tre bimbi di Gaza ha anche colpito il convoglio del premier Haniyah.

Infine, Muhammad Nazzal, membro dell’Ufficio politico di Hamas, ha chiesto al Consiglio Legislativo palestinese di togliere l’immunità parlamentare e di aprire un fascicolo giudiziario per corruzione e assassinio politico contro Dahlan.

In un’intervista al quotidiano Quds Press, Nazzal ha affermato che l’attacco contro il convoglio del premier Haniyah non costituisce una "dichiarazione di guerra tra Fatah e Hamas": "la nostra battaglia è contro una tendenza che sta cercando di utilizzare la forza per costringere al cambiamento politico. Dovremmo trattare con tale tendenza come con qualcosa di illegale che deve essere isolata. Per altri versi, i nostri rapporti con Fatah sono buoni e il dialogo è in corso. Ci sarà una riunione tra Khaled Mishaal, capo dell’Ufficio politico di Hamas, e Farouq Qaddoumi, segretario generale di Fatah".

Nazzal ha respinto le accuse lanciate da Fatah, secondo cui dietro il massacro dei piccoli figli di Baha’ Ba’losha, a Gaza, ci sarebbe Hamas.

E’ possibile che la guerra di accuse reciproche tra membri di Hamas e di Fatah possa aumentare nei prossimi giorni, così come gli scontri nelle strade, con grande favore dell’occupazione israeliana.

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