Guerra in Ucraina, Corriere della Sera Lancia liste di proscrizione

Di Linda Maggiori, da FB. “La rete filo-Putin è ormai una realtà ben radicata in Italia, che allarma gli apparati di sicurezza perché tenta di orientare, o peggio boicottare, le scelte del governo”.
Il 5 giugno, sul primo giornale d’Italia, compare in prima pagina una lista di proscrizione con nomi di giornalisti e studiosi che hanno idee diverse o critiche rispetto a quelle governative, sulla guerra in  Ucraina, infamati come “i putiniani d’Italia”, accusati di essere pagati per fare disinformazione. Accuse campate per aria, senza prove. Il Copasir, tirato in mezzo senza che ne sapesse nulla, smentisce che ci siano dossier di giornalisti sgraditi. 

Che cosa sta succedendo? Un nuovo maccartismo? Vogliamo davvero imitare Putin, nel trattamento verso i giornalisti e il dissenso? Ah beh, che vuoi che sia… intanto quell’altro poveraccio di Assange marcisce in carcere e aspetta l’estradizione…
In pratica il grave pericolo è che la gente si stufi del governo Draghi nella sua scelta scellerata di dissanguare l’Italia aumentando spese militari. Il grave pericolo è che la gente critichi il governo. Un tempo si chiamava democrazia e dissenso.

Linda Maggiori è una giornalista ed eco-pacifista,