Haaretz: Israele fornisce armi alla Birmania nonostante l’operazione di pulizia etnica

Gerusalemme occupata – PIC. Israele avrebbe venduto armi per decine di milioni di dollari alla Birmania, secondo quanto ha riportato lunedì il quotidiano israeliano Haaretz, malgrado le restrizioni sulla vendita di armi al Paese accusato di aver effettuato una pulizia etnica  dei Rohingya musulmani.

Il rapporto riferisce di un messaggio pubblicato su Facebook dalla marina birmana nel mese di aprile, dopo aver ricevuto la pattuglia israeliana “Super-Dvora MK III”, fabricata dalla Israel Aerospace Industries (IAI).

Secondo Haaretz, che cita fonti dell’industria di armi israeliana, almeno due altre navi Super-Dvora dovrebbero essere consegnate alla Birmania, in cambio di decine di milioni di dollari.

Il ministero della Guerra israeliano ha risposto alle domande del quotidiano dicendo di non voler “commentare questo genere di faccende”.

Il mese scorso, Haaretz aveva riportato che la Corte Suprema israeliana aveva fatto un tentativo per mettere fine alle esportazioni verso la Birmania, ma l’esito è stato secretato.

Nel 2005, un rapporto di Amnesty International accusava Israele di esportare armi verso Paesi “contestati”.

Dalla fine di agosto, più di 500.000 Rohingya sono scappati dalle persecuzioni identificate come pulizia etnica dalle Nazioni Unite.

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha, tra l’altro, richiamato la Birmania a mettere fine alle operazioni militari contro i Rohingyas, ad accordare l’accesso agli aiuti umanitari e a permettere il ritorno in totale sicurezza ai rifugiati che hanno lasciato il Paese.

Traduzione di Chiara Parisi