Gerusalemme Infopal. Secondo il quotidiano ebraico Haaretz, un piano dellUnione Europea in fase di preparazione, volto a risolvere il conflitto arabo israeliano in Medio Oriente, starebbe impensierendo non poco gli ambienti politici israeliani in particolare e lo Stato dIsraele in generale.
Ha scritto Haaretz sul proprio sito internet che i politici israeliani sono molto preoccupati, dal momento che questo documento aiuterebbe a raggiungere un accordo di pace tra Palestina e Israele entro lanno 2009.
Il progetto, di cui Haaretz ha ottenuto una copia, inviterebbe infatti ad aumentare le pressioni su Israele per riaprire le associazioni palestinesi nella città occupata di Gerusalemme, compresa la sede di Bayt ash-Sharq (Casa dOriente, N. d. T.), fondata da Faisal Husaini.
Haaretz ha specificato che il documento è stato preparato dal Ministero degli Esteri francese e verrà discusso la prossima settimana, durante lincontro dei ministri degli esteri europei, e ha chiarito che Israele sta tentando di cambiare molti punti del piano, nel timore che possa essere adottato.
Il titolo dato al progetto è La strategia pratica per realizzare la pace in Medio Oriente; esso comprenderebbe diverse proposte, che i paesi dellUnione simpegnerebbero a far realizzare entro il 2009 sia alla parte israeliana che a quella palestinese.
Scontro con Israele
Il giornale israeliano ha anche riferito che le proposte di questo documento possono portare ad uno scontro con la politica israeliana, qualunque sia il governo che verrà a formarsi dopo le elezioni del febbraio prossimo.
Ciò è dovuto al fatto che il piano europeo inviterebbe alla collaborazione con la nuova amministrazione americana, ed esorterebbe inoltre la comunità internazionale a seguire da vicino lapplicazione della prima fase della Road Map, che il quartetto (ONU, UE, USA e Russia, N. d. T.) aveva già sollecitato rivolgendosi a entrambe le parti.
Il piano chiederebbe anche ad Israele di congelare lavanzamento delle colonie in Cisgiordania e di togliere i check point militari che bloccano gli spostamenti tra le città palestinesi, e allAnp di combattere il terrorismo.
Il documento esprimerebbe insomma il punto di vista europeo sui nodi principali del conflitto israelo palestinese, quali le frontiere, la sicurezza pubblica, Gerusalemme e i profughi.
In particolare, riferendosi alla questione Gerusalemme, gli Stati dellUnione Europea vedrebbero in essa la capitale di due stati, Palestina e Israele. Questo dovrebbe spingere lEuropa ad adoperarsi per la riapertura di tutte le associazioni palestinesi chiuse dalloccupazione israeliana.
Per quanto riguarda la sicurezza pubblica, gli Stati dellUnione Europea avrebbero espresso la loro disponibilità ad avere un ruolo nellapplicazione degli accordi tra Israeliani e Palestinesi, in particolare inviando esperti per addestrare le forze di sicurezza palestinesi e verificare lapplicazione di tali accordi.
Quanto ai profughi, il giornale ha invece riportato che, in base al documento, si dovrebbe trovare una soluzione giusta e definitiva, e ha aggiunto: Gli Stati dellUnione sono pronti a portare il proprio contributo per la creazione di un meccanismo internazionale volto a risarcire e riabilitare i profughi palestinesi.