HaBaita: progetto per l’immigrazione ebraica, per contrastare la crescita dei palestinesi

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Fonti d'informazione israeliane hanno svelato l'esistenza di un piano per portare in Israele nuovi immigrati e far fronte a quanto viene definito “il pericolo”, ovvero l'importante tasso delle nascite tra i palestinesi in Israele (Territori occupati nel '48, ndr).

La notizia è stata pubblicata sul sito internet “The JC.com”, del britannico The Jewish Chronicle.

Avraham Duvdevani, presidente dell'Organizzazione Sionista Mondiale, si recherà nella capitale britannica a fine mese per lanciare il progetto HaBaita, per invitare ebrei che vivono in Occidente ad emigrare in Israele (Territori palestinesi occupati nel '48, ndr).  
Secondo l'opinione di Avraham Duvdevani, “un flusso d'immigrazione inferiore ai 10mila individui all'anno metterà in pericolo Israele”, vale a dire che non è sufficiente

Oggi, arrivano in Israele 19mila immigrati all'anno, di cui 9mila provengono dai Paesi dell'ex Unione Sovietica e 2mila dall'Etiopia.
HaBaita punta ad attirare ebrei tra i 20 e i 45 anni d'età da diversi paesi e il progetto partirà proprio dalla Gran Bretagna.

Seguiranno il progetto volontari israeliani. Essendo diminuito il budget dell'Organizzazione Sionista Mondiale per aver traferisto numerose attività all'Agenzia Ebraica, questo progetto attende i finanziamenti del governo israeliano.

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