Hamad: le aggressioni contro la Palestina e il Libano sono messaggi indirizzati agli arabi

Dal nostro corrispondente.

 

Hamad, il portavoce del governo palestinese, ha spiegato che quello che sta compiendo il governo israeliano contro Palestina e Libano è un messaggio indirizzato agli Arabi – la nazione araba che non riesce ad alzarsi in piedi mentre un piccolo paese come Israele può colpire dove vuole.

Hamad ha sottolineato che queste operazioni devono svegliare la coscienza di ogni arabo: l’occupazione minaccia 22 paesi arabi senza che nessuno si muova. E ha portato come esempio i popoli palestinese e libanese che "con le loro limitate possibilità stanno affrontando l’aggressione, invece gli arabi ancora godono dei ricordi del passato senza avanzare di un solo passo per aiutarci". 

E ha aggiunto: "Il nostro popolo ha bisogno di una posizione araba chiara e decisa che possa dire all’occupante ‘basta’, e avvertire che quello che sta facendo Israele nella zona amplia il raggio della guerra. Il nostro popolo aspetta una presa di posizione seria da parte della Lega Araba". 

Per quanto riguarda il prossimo incontro dei ministri degli Esteri arabi, ha dichiarato: “Speriamo che possano offrire qualcosa, anche se le nostre esperienze negli ultimi cinquanta anni di massacri sono state difficili: non abbiamo trovato un movimento arabo serio. Ci aspettiamo almeno una minaccia, anche solo a parole”.

E ha proseguito: “Gli arabi non capiscono nulla se credono che Israele ha paura delle dichiarazioni di condanna”.

 

In risposta ai crimini

Riguardo al sequestro dei due soldati israeliani per mano dei combattenti di Hezbollah, Hamad ha sottolineato che questa operazione è "una risposta ai crimini dell’occupante”, perché quello che sta succedendo nella Striscia di Gaza – uccisioni collettive e operazione di distruzione su larga scala, ecc. – per un arabo sono difficili da guardare senza fare nulla.

E ha aggiunto: “Abbiamo sperato che i paesi arabi e islamici si muovessero velocemente e concretamente per salvare il nostro popolo, invece di mandare solo dichiarazioni di condanna e lasciare che la gente venisse massacrata ogni giorno”.

E sottolineato: "Noi siamo un’unica nazione che deve collaborare e deve unirsi. Lasciare che il popolo venga ucciso, credo che rimarrà scritto nella storia come una vergogna della nazione araba e islamica".

E sulla questione del soldato sequestrato da fazioni della resistenza palestinese, Hamad ha dichiarato che "l’escalation israeliana distrugge gli sforzi fatti da diverse parte per risolvere il problema in maniera diplomatica. Sembra che le forze di occupazione stiano mandando un messaggio a tutti: non c’è posto per la diplomazia e per il dialogo. Il loro linguaggio è solo quello della distruzione e dell’assassinio".

Il portavoce del governo ha infine confermato che "l’occupazione si deve assumere tutta la responsabilità del fallimento di tutti gli sforzi. I problemi avrebbero potuto essere risolti con il dialogo. Ma Israele preferisce sempre le soluzioni militari che coprono il loro fallimento e la loro impotenza".

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