Hamas accusa Israele di ostacolare il protocollo umanitario concordato

Gaza – PIC. Il Movimento di Hamas ha accusato il governo di occupazione israeliano di ostacolare l’attuazione del protocollo umanitario dell’accordo di cessate il fuoco, chiedendo ai mediatori e agli sponsor dell’accordo, in particolare all’Egitto e al Qatar, di intervenire per risolvere la questione.

“L’occupazione israeliana continua a eludere l’attuazione della parte umanitaria dell’accordo di cessate il fuoco e deliberatamente ritarda e ostacola l’ingresso dei bisogni più urgenti, in particolare tende, case prefabbricate, carburante e attrezzature pesanti per la rimozione delle macerie”, ha dichiarato martedì il portavoce di Hamas, Hazem Qasem, in un comunicato.

“Quello che è stato fatto a questo proposito è molto meno del minimo concordato, il che significa una mancanza di impegno nei confronti dei soccorsi e della questione umanitaria”, ha aggiunto Qasem.

Qasem ha sottolineato che l’esercito di occupazione israeliano “ha lasciato dietro di sé distruzioni massicce, soprattutto nel nord di Gaza, e ha ucciso tutti gli aspetti della vita lì […] il che rende i soccorsi di emergenza un passo centrale dell’accordo di cessate il fuoco”.

Da parte sua, l’Ufficio governativo per i media (GMO) di Gaza ha ritenuto il governo israeliano e l’amministrazione statunitense pienamente responsabili del peggioramento della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza.

In una dichiarazione di lunedì, il GMO ha accusato il governo israeliano di essere riluttante ad attuare il protocollo umanitario dell’accordo di cessate il fuoco.

Il GMO ha anche accusato il governo israeliano di ostacolare l’ingresso di aiuti umanitari, di soccorso e di ricovero nella Striscia di Gaza, dove la terribile situazione umanitaria richiede un intervento urgente.

Secondo il protocollo umanitario, Israele avrebbe dovuto consentire l’ingresso di 60 mila case mobili e 200 mila tende per ospitare i palestinesi sfollati le cui case e aree residenziali erano state distrutte dagli attacchi israeliani, ha sottolineato il GMO.

L’accordo prevedeva anche l’ingresso giornaliero di 600 camion di aiuti e carburante, tra cui 50 che trasportavano carburante e gas, oltre ad attrezzature umanitarie, mediche e di difesa civile essenziali e ad altre necessità vitali che aiutano a riabilitare le infrastrutture e i servizi pubblici a Gaza, ha aggiunto il GMO.

Il GMO ha avvertito che l’inosservanza dei termini dell’accordo da parte di Israele porterà a gravi ripercussioni, chiedendo alla comunità internazionale e ai mediatori di intervenire immediatamente per garantire la piena attuazione dell’accordo senza restrizioni o condizioni.