Il movimento ha aggiunto che la moschea “resterà la prima qibla (direzione per la preghiera, ndr) musulmana e il terzo luogo sacro dell’Islam, e che tutti gli sforzi di ebraicizzazione di Gerusalemme e i tentativi di cambiare la storia della Città Santa falliranno”.
Hamas ha affermato che l’identità araba e islamica di Gerusalemme e della moschea di al-Aqsa rimarranno tali per sempre, e che verrà fatto qualsiasi sacrificio per la difesa del santo luogo.
Ha infine chiesto alle popolazioni arabe e islamiche, e a “tutte le persone libere del mondo”, di continuare a sostenere il popolo palestinese e la sua determinazione nella difesa del retaggio musulmano e cristiano di Gerusalemme e del resto della Palestina.