
Gerusalemme occupata/al-Quds. Hamas, in occasione del 25º anniversario dell’adozione dello Statuto di Roma, ha chiesto un intervento giudiziario internazionale per fermare le continue violazioni ed i crimini perpetrati da Israele.
Lo statuto ha chiarito la situazione per la Corte Penale Internazionale (CPI), che serve come ultima istanza per le persone colpite dalle violazioni del diritto internazionale umanitario, compresi i Territori palestinesi occupati.
Il Dipartimento legale di Hamas ha sottolineato, in una dichiarazione rilasciata martedì, l’urgente necessità di un’azione immediata per fermare le violazioni israeliane contro i civili palestinesi.
“Tale intervento è cruciale per attivare i meccanismi di responsabilità internazionale, principalmente attraverso la Corte Penale Internazionale, per garantire che tutte le vittime palestinesi abbiano accesso a rimedi efficaci”, ha confermato il Dipartimento.
Ha aggiunto: “I tentativi di Israele di evitare la responsabilità non devono impedire che i suoi leader compaiano davanti ai tribunali internazionali”.
Il Dipartimento Legale ha sottolineato che sono trascorsi nove anni dall’adesione della Palestina allo Statuto di Roma e dalla dichiarazione della CPI di estendere la giurisdizione sui Territori palestinesi occupati. “Nonostante ciò, sono stati fatti pochi progressi nell’attuazione delle misure per affrontare la situazione in Palestina”.
Il Dipartimento ha aggiunto che la mancanza di progressi è motivo di grave preoccupazione per le vittime palestinesi che “soffrono a causa degli atti di terrorismo del governo d’Apartheid israeliano nella Gerusalemme Est, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza assediata”.
Le politiche ed i doppi standard del procuratore della CPI ostacolano l’applicazione della giustizia internazionale e contraddicono i principi delineati nel preambolo dello statuto della Corte e gli scopi ed principi delle Nazioni Unite, in particolare quelli legati al mantenimento della pace e della sicurezza internazionali, ha sottolineato il Dipartimento.
Infine, ha invitato l’Ufficio del Pubblico Ministero della Corte Penale Internazionale a continuare la sua azione di azione penale e responsabilità giudiziaria, identificando e processando gli autori ed i complici dei crimini contro il popolo palestinese.
(Fonti: PIC, Quds Press e MEMO).