Hamas chiede persecuzione penale per i responsabili del massacro di Tal al-Za’tar

Beirut – PIC e Quds Press. Il portavoce di Hamas, Jihad Taha, ha affermato giovedì 11 agosto che il massacro commesso dalle milizie cristiane di destra libanesi, che ha portato all’uccisione di centinaia di civili e allo sfollamento di tutti i palestinesi dal campo profughi Tal al-Za’tar, 46 anni fa, non sarà mai dimenticato o perdonato.

“Tali massacri non sono soggetti a prescrizione”, ha sottolineato Taha, invitando le autorità ufficiali libanesi ad assumersi le proprie responsabilità e a perseguire i leader cristiani libanesi di destra che hanno commesso il crimine e a rivelare il destino di decine di profughi palestinesi che sono scomparsi durante il bagno di sangue.

Il portavoce ha dichiarato a Quds Press che, nonostante l’alto numero di martiri e civili palestinesi feriti a causa del massacro, i palestinesi erano e sono tuttora determinati a garantire i propri diritti, compreso quello di tornare alle loro terre.

Taha ha sottolineato che i campi profughi palestinesi rimarranno fortezze della resistenza fino alla piena liberazione delle terre palestinesi.

Il campo profughi palestinese di Tal al-Za’tar, che si trovava nella parte orientale della capitale libanese, Beirut, e ospitava più di 60 mila rifugiati palestinesi, è stato assediato e bombardato dalle milizie cristiane di destra che lo hanno attaccato con più di 55 mila bombe il 12 agosto 1976, prima di commettere il massacro che non risparmiò donne, bambini o anziani profughi palestinesi.