Hamas invita a non confondere la resistenza con l’estremismo

Gaza – PIC. Il membro dell’Ufficio Politico di Hamas, Khalil al-Hayya, ha richiamato gli Arabi a mettere da parte le loro dispute e a non confondere la resistenza con l’estremismo.

Durante il sermone dell’Eid al-Fitr a Gaza, Al-Hayya ha dichiarato: “Speriamo che ogni disaccordo tra i fratelli arabi finisca per far primeggiare la fratellanza, ciò che il nemico sionista non vuole”, insistendo sulla necessità di unità a sostegno della moschea Al-Aqsa.

Ha denunciato il fatto che il suo movimento sia stato descritto come “terrorista”: “La resistenza non è né terrorismo né violenza, ma un diritto legittimo a resistere all’occupazione, quello che fanno tutti i popoli liberi”.

Il leader di Hamas ha confermato che il suo movimento si opporrà all’assedio imposto sulla Striscia di Gaza, esprimendo la fiducia nell’Egitto che ha promesso di romperlo.

Ha proseguito: “Abbiamo bussato a tutte le porte e continueremo ad aprirle, vorremmo essere la migliore porta per il nostro popolo per rompere l’assedio e tutte le restrizioni imposte”, facendo allusione alla visita della settimana scorsa di Hamas al Cairo, su invito ufficiale, che aveva per oggetto la discussione sulla situazione dell’enclave assediata e di altre questioni bilaterali.

Al-Hayya ha dichiarato: “Le autorità egiziane hanno promesso al movimento di Hamas di alleggerire le sofferenze della Striscia, attraverso l’apertura regolare del valico di Rafah e di un passaggio per facilitare il traffico commerciale”.

Hamas ha riconosciuto che la delegazione ha incontrato i dirigenti palestinesi vicini al capo di Fatah, Mohammed Dahlan, che ha coordinato, con le autorità egiziane, la creazione di alcune iniziative per la Striscia di Gaza, includendo l’apertura del passaggio di Rafah per i passeggeri.

Ha denunciato una politica d’assedio imposta agli Stati, volta a rompere la volontà dei popoli e la loro stabilità, e a distruggere la nazione araba.

Inoltre, si è rivolto ai prigionieri dicendo che “quello che è custodito dalle brigate di Izz al-Din al-Qassam potrebbe liberarvi dalla prigionia”. Ha così sottolineato che il suo movimento resterà fedele a tutte le parti che hanno sostenuto il popolo palestinese della Striscia di Gaza.

Infine, il dirigente di Hamas ha concluso il sermone rallegrandosi per le posizioni prese da Turchia, Egitto, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Iran di sostegno alla Striscia di Gaza.

Traduzione di Chiara Parisi