Gaza-PIC. Il Movimento di resistenza islamico Hamas ha dichiarato lunedì che la Conferenza di Pace tenutasi a Parigi non è altro che “la fotocopia del ritorno ad inutili negoziati che già in passato hanno distrutto i diritti del popolo palestinese dando legittimità all’occupazione israeliana sulla terra dei Palestinesi”.
Fawzi Barhum, portavoce di Hamas, ha dichiarato che “è necessario ristabilire il rispetto per la causa palestinese ed insistere sui diritti e l’attuale situazione del popolo palestinese”. Secondo Barhum ciò può essere raggiunto attraverso una strategia nazionale unificata basata sulla resistenza per la difesa della terra e della gente palestinese e di ristabilire i diritti usurpati.
I 70 paesi ed organizzazioni internazionali che hanno partecipato alla conferenza di Parigi, si sono accordati, domenica 15 gennaio, sul fatto che “la fine del conflitto israelo-palestinese si può ottenere soltanto con la soluzione dei due stati”. Hanno condannato la violenza e le colonie e hanno chiesto di tornare al tavolo dei negoziati.
Alla conferenza hanno partecipato 70 paesi ed organizzazioni, compresa la Lega Araba, la Cooperazione Islamica, ed il Quartetto per la pace nel Medio Oriente (Stati Uniti, Unione Europea, Russia e le Nazioni Unite).
La dichiarazione di chiusura ha evitato qualsiasi manifestazione di critica sul piano del neo presidente eletto degli USA, Donald Trump, di spostare l’ambasciata americana a Gerusalemme occupata.
La Gran Bretagna ha annunciato le proprie riserve a proposito delle dichiarazioni della conferenza sostenendo che mancavano i rappresentanti delle due controparti palestinese ed israeliana, e perché si è tenuta alcuni giorni prima dell’investitura ufficiale del nuovo presidente degli Stati Uniti.
Traduzione di Aisha Tiziana Bravi