Gaza – Infopal
Durante la conferenza stampa indetta ieri nella sede della presidenza a Ramallah, Nabil Amro, consigliere del presidente palestinese Mahmud Abbas, ha dichiarato che la posizione dellAnp nei confronti delliniziativa yemenita "non è cambiata", e che l’Autorità nazionale la ritiene "la maniera pratica e giusta per uscire dalla crisi interpalestinese. Essa non ha bisogno di altre discussioni".
Nonostante la firma della delegazione dellOLP, presieduta dal parlamentare Azzam al-Ahmad, alla Dichiarazione di Sanaa, che contiene un accordo iniziale di Fatah e Hamas a preseguire il dialogo, Amro ha sottolineato che si tratta di una "perdita di tempo" e che lAnp "è pronta ad applicare liniziativa e non a discuterla".
La dichiarazione di Sanaa ha permesso alle parti di discutere della prima questione: riportare la Striscia di Gaza alla situazione precedente la presa di potere da parte di Hamas, a giugno dell’anno scorso. Il consigliere di Abbas ha sottolineato che "la palla ora è nel campo di Hamas. Non accetteremo di aggiungere o togliere una sola lettera alliniziativa".
Amro ha espresso la propria meraviglia per i "tentativi di Hamas di iniziare da zero le discussioni" e ha accusato la dirigenza di "non voler raggiungere un accordo sui meccanismi dellapplicazione delliniziativa".
Amro ha anche attaccato lintenzione di Ismail Haniyah di nominare altri ministri nell’esecutivo Hamas della Striscia di Gaza, da lui definito un "governo illegale e incostituzionale".
Nei giorni scorsi, allinterno della dirigenza di Fatah è nato il dibattito intorno alla possibilità che il rappresentante abbia o meno firmato la dichiarazione di Sanaa con il consenso del presidente.
Da parte sua, Hamas ha confermato che le dichiarazioni di Nabil Amro rappresentano "un tentativo inaccettabile di distaccarsi dalla Dichiarazione di Sanaa".
In un comunicato stampa, Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, ha fatto sapere che "il movimento ritiene pericolose le affermazioni di Amro, in quanto rappresentano un modo per dissociarsi dalla Dichiarazione di Sanaa. Esse implicano labbandono dell’iniziativa yemenita e rappresentano il ritorno dellAnp alle ‘precondizioni’, cosa contraria ai punti previsti dalla Dichiarazione stessa".
E ha aggiunto che tali posizioni sono "in armonia con la volontà israeliana e americana che rifiuta il dialogo interpalestinese. Ciò dimostra che lAnp è sottomessa alle minacce israeliane".