Hamas: l’occupazione ha arrestato 30 palestinesi tramite il coordinamento della Sicurezza

Ramallah-Quds Press. Il movimento di Resistenza islamica Hamas in Cisgiordania ha dichiarato di aver accertato l’arresto, da parte delle forze di occupazione israeliana, di 30 propri attivisti liberati dalle prigioni dell’Autorità palestinese, nell’aprile scorso.

In un comunicato stampa trasmesso a Quds Press in data 8 maggio, Hamas ha affermato che l’apparato di sicurezza dell’Autorità palestinese in Cisgiordania “rimane uno strumento politico di coordinamento della sicurezza, ai più alti livelli, con le forze di occupazione”.

Il documento sottolinea come, tra gli arrestati, figurino 4 leader del movimento e studenti universitari, mentre, tra gli altri detenuti, 20  provengano  da Nablus, 5 da Hebron, 3 da Qalqiliyya, uno da Betlemme e uno da Gerusalemme.

Hamas ha rinnovato l’appello all’Autorità palestinese per “fermare gli eccessi della Sicurezza contro il popolo palestinese e contro il suo diritto alla libertà, al lavoro e alla resistenza all’occupazione, praticati finora attraverso una politica odiosa di coordinamento tra forze di sicurezza”.

Hamas ha quindi invitato tutte le forze nazionali, le fazioni, i partiti politici e le istituzioni della società civile a “una pausa collettiva per far pressione sugli organi dell’Autorità e dissuaderla dalla pratica del coordinamento della sicurezza, utile soltanto all’occupazione”.

Hamas si è rivolta infine ai mezzi di comunicazione e alle organizzazioni che sostengono i diritti umani, perché illustrino la politica del coordinamento della sicurezza, di cui  migliaia di palestinesi stanno ancora pagando il prezzo nelle carceri israeliane, a causa della mano palestinese che ha reso possibile il loro arresto.

Traduzione di Federica Pistono