Hamas: Meshaal non sarà in corsa per la rielezione

Betlemme – Ma’an. Il capo in esilio di Hamas, Khaled Mesha’al, non sarà in corsa per la  rielezione come leader del movimento islamico, ha dichiarato un dirigente del gruppo, mercoledì, ribadendo una posizione delineata diversi mesi fa.

“E’ probabile che Hamas finirà le proprie elezioni interne alla fine di quest’anno, e la posizione di Mesha’al verso le elezioni non muterà, a meno che lui cambi idea, perché ha il diritto di prendervi parte”, ha detto a Ma’an un dirigente di spicco di Hamas, Ahmad Abu Yousef.

“La visita di Mesha’al a Gaza conferma alla leadership che ha bisogno di raggiungere due punti: il primo è la  riconciliazione, che stiamo continuando a portare avanti senza esitazione; il secondo è l’organizzazione delle elezioni basate su partenariato politico”, ha aggiunto.

Passi concreti sono già stati fatti da Hamas per realizzare la riconciliazione, ha detto Yousef, mentre le questioni amministrative dipendono dal ruolo dell’Egitto come mediatore e dal presidente e leader di Fatah, Mahmoud Abbas.

L’alto funzionario di Hamas ha detto che c’è una comunicazione non ufficiale con l’amministrazione degli Stati Uniti, ma è classificato come organizzazione terroristica da Washington e questo impedisce un rapporto ufficiale.

A settembre, il dirigente di Hamas, Salah Bardawil, dichiarò a Ma’an che Mesha’al sarebbe rimasto nel movimento islamico, ma aveva deciso di non partecipare alla rielezione come capo del partito.

Gravi discussioni erano in corso all’interno di Hamas riguardo il successore di Mesha’al, hanno riferito a Ma’an fonti vicine al movimento.

I potenziali candidati includono l’attuale primo ministro, Ismail Haniyah, o vice-capo del politburo di Hamas, Mousa Abu Marzouq, che si trova al Cairo.