Hamas: ‘Necessarie una voce forte dall’UE e una condanna dagli Usa’

Damasco – Infopal. Il membro dell'Ufficio politico di Hamas Izzat ar-Rishq si è mostrato deluso dalla decisione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla strage operata da Israele tra i membri della Freedom Flotilla, giudicandola troppo debole per un episodio di questa gravità.

Secondo ar-Rishq, quel che occorre è “una decisione forte, che impegni Israele a rompere l'assedio disumano. (…) L'embargo è attualmente il problema fondamentale, e per causa sua sono venute queste navi ed è stato versato questo sangue innocente”.

Il leader palestinese ha tuttavia accolto con favore la posizione di Russia e Ue, che hanno chiesto la rottura dell'assedio e l'apertura dei passaggi di confine della Striscia di Gaza alla popolazione e ai beni di cui necessita.

Critiche sono state invece rivolte all'amministrazione Usa, la quale non ha ancora emesso alcun decreto presidenziale che impegni Israele a rompere l'assedio, né ha condannato il crimine commesso ai danni della Flotilla, confermando così – secondo ar-Rishq – l'inclinazione filosionista dello Stato americano.

Rivolgendosi quindi ai ministri degli Esteri dei Paesi arabi, il membro di Hamas ha chiesto di prendere delle decisioni giuste e responsabili per contrastare l'arroganza sionista, e di non fermarsi alle accuse e alle critiche: “Quel che occorre è una delibera panaraba che stabilisca la rottura di ogni tipo di rapporto tra Israele e i Paesi che hanno delle relazioni con essa, in particolare Egitto e Giordania. (…) È una vergogna che simili relazioni proseguano alla luce dell'ininterrotta ostilità e del terrorismo israeliani contro il nostro popolo e contro coloro che portano avanti delle missioni umanitarie”.

Egli ha quindi affermato la necessità d'interrompere le trattative dirette e indirette con Israele, e di perseguire i comandanti israeliani davanti ai tribunali di guerra internazionali, per non lasciare impunito questo crimine.

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