Hamas: ‘Retorica nel discorso di Obama, inutili i negoziati con Israele. La strategia sarà araba’

Beirut – Agenzie, InfoPal. “Non cambia nulla nella posizione statunitense con il discorso di Obama e le parole Netanyahu lo confermano”: è quanto ha affermato l'ufficio comunicazioni di Hamas.

“Abbiamo riscontrato totale condivisione di vedute tra Israele e Stati Uniti – ha aggiunto -, quindi complicità nel piano di liquidazione finale della causa palestinese con tutti i diritti che porta con sé: Diritto al Ritorno e all'indipendenza.

“Le manifestazioni e le marce del 63° anniversario della Catastrofe palestinese del 1948 (Nakba) hanno dimostrato a Israele che esso continuerà a vivere nel pieno dell'instabilità finché si ostinerà a negare lo status di diritto ai profughi palestinesi, la cui presenza nella regione mediorientale ricorda a tutti le responsabilità storiche e contemporanee di Israele”.

Nel commentare il discorso di Obama e poi l'intervento del premier israeliano, dall'ufficio di Hamas hanno anche affermato: “Ancora una volta, quella di Obama è la politica del doppio standard. Obama ama parlare di libertà e dignità dei popoli per ignorare totalmente quelli dei palestinesi e proseguire nel dare la personale garanzia alla sicurezza dell'occupante israeliano. Ne riconosce il carattere ebraico incoraggiandolo quindi a continuare con occupazione, ebraicizzazione e pulizia etnica del popolo palestinese.

“Niente di nuovo o di logicamente riconducibile nella sostanza alla causa palestinese. Ci ri-appelliamo alla riconciliazione che resta la base dell'unità, della nostra sicurezza e dell'azione palestinese”.

Anche per questo è di nuovo il mondo arabo ad essere stato chiamato in causa nelle dichiarazioni giunte dal Movimento di resistenza islamica, Hamas, a riprova di una rinascita interna segnata proprio dall'intesa e dalla riconciliazione.

E anche per il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri: “Affrontare l'arroganza di Israele è quanto ci viene offerto e quanto ci resta, mentre la strategia per la resistenza e per riaffermare l'inalienabilità dei diritti dei palestinesi dovrà essere 'araba'”.

“Del tutto inutile il discorso di Benjamin Netanyahu”, anche per Abu Zuhri, quando specifica: “Futili i negoziati con Israele e altrettanto vani i tentativi di raggiungere un compromesso”.

Da Ramallah, di fronte alle divergenze registrate nei discorsi di Obama e Netanyahu, il presidente dell'Autorità palestinese (Anp), Mahmoud 'Abbas ha chiesto ad Obama di “dimostrare altro impegno e convincere Israele ad abbandonare la linea oltranzista annunciata per ultimo, con il proprio rifiuto ad un ritiro dai Territori palestinesi occupati nel 1967: Striscia di Gaza assediata, Cisgiordania e Gerusalemme est occupate”.

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