Hamas rifiuta la scelta di Blair come rappresentante di 'pace' del Quartetto.

Il Movimento di Resistenza Islamica, Hamas, ha espresso il proprio rifiuto per la scelta di Tony Blair, ex primo ministro britannico, come "inviato di pace" del Quartetto per il Medioriente.

L’OLP invece ha apprezzato la decisione, ritenendola un "atto serio della comunità internazionale per riattivare l’iniziativa di pace".

Salah al-Bardawil, portavoce del gruppo parlamentare di Hamas, ha definito la scelta di Blair "una forma di provocazione nei confronti dei palestinesi. Significa entrare in un ciclo politico vuoto che segue la stessa politica americana". 

In un’intervista con il corrispondente di “Infopal.it”, Al-Bardawil ha dichiarato: "Scegliere Blair, noto per la sua fedeltà agli Stati Uniti e alle cieche avventure del presidente Bush, significa proseguire con la stessa politica che volta le spalle a qualsiasi soluzione giusta alla Questione palestinese. Questa scelta è un inganno e una forma di provocazione nei confronti dei palestinesi. Essa incoraggia un ciclo vuoto di discussioni politiche, è anche un modo per guadagnare tempo e calmare gli animi finché gli Stati Uniti e Israele non avranno colpito i siti nucleari iraniani".

Al-Bardawil ha sminuito l’importanza di questa scelta e ha detto che "non c’è alcun progetto americano per la pace in Medioriente. Non c’è una volontà israeliana per accettare questa pace. Non esiste un mediatore neutro, cioè Blair, con il quale possiamo trattare".

E ha precisato: "Non dobbiamo farci ingannare dagli aiuti di Blair: si tratta di una tattica politica per risolvere le crisi con le ‘bustarelle’ versate al presidente Mahmud Abbas e a chi vuole seppellire la rivoluzione di Hamas e tentare di deviare il suo interesse dalla piazza palestinese. Qualsiasi sostegno al popolo palestinese non deve essere separato da quello principale: la liberazione della terra palestinese e la fine dell’occupazione".

Ha aggiunto che il Quartetto "è nato per fare guerra a Hamas e per mettere in pratica i piani israeliani. Esso non si è mai opposto ai dettami israeliani e né ha mai offerto un aiuto reale, a livello politico, al movimento Fatah".

Al-Bardawil ha criticato la posizione dell’OLP che ha dichiarato di apprezzare la scelta di Blair come inviato del Quartetto: "Quando ha fallito a Camp David, e Arafat è tornato perdente (gli Stati Uniti erano quelli che hanno fatto più pressione di tutti), nel primo comunicato del Comitato centrale l’OLP  ha ringraziato gli Usa".

Il dirigente di Hamas ha affermato che l’OLP è "un organo privo di volontà, venduto a certi personaggi. Quando uno come Abedrabbo è membro del Comitato esecutivo, allora cosa ci possiamo aspettare?".

 

 

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