Hamas rifiuta le accuse di Netanyahu per il rapimento dei coloni

Memo. Nella giornata di domenica 15 giugno, il movimento di resistenza palestinese Hamas ha rigettato le accuse del premier israeliano Benjamin Netanyahu di aver rapito tre coloni ebrei in Cisgiordania.

Il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha respinto le accuse di Netanyahu definendole “stupide” e “pilotate dall’intelligence”.

Netanyahu ha accusato Hamas di aver rapito tre coloni israeliani, dei quali si sono perse le tracce da giovedì.

Egli ha detto di essere in grado di rivelare soltanto le accuse, almeno fino a quando le forze di sicurezza israeliane non avessero terminato le irruzioni nelle case di decine di leader e membri di Hamas in Cisgiordania e solo dopo averli arrestati.

Tre coloni ebrei adolescenti sono scomparsi nel tardo giovedì nel sud della Cisgiordania.

Nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità per il rapimento dei tre.

Abu Zuhri ha messo in guardia Israele contro l’aumento delle aggressioni contro il popolo palestinese dopo le accuse di Netanyahu.

“Israele sarà responsabile per qualsiasi escalation nelle violenze contro il popolo palestinese e i suoi leader”, ha affermato in un discorso rilasciato all’Agenzia Anadolu.

L’esercito israeliano ha circondato la città di Hebron, in Cisgiordania, allo scopo di ricercare i tre coloni ebrei adolescenti.

Sono stati anche chiusi tutti i passaggi verso la Striscia di Gaza.

Le forze israeliane avevano già trattenuto in precedenza decine di leader di Hamas durante i raid prima dell’alba, prelevandoli dalle loro case in Cisgiordania.

Tra i detenuti vi sono ex-ministri, uomini di legge ed imam di moschee, secondo l’Ong “Palestinian Prisoners’ Club”.

 

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi