Hamas rifiuta l’intervento straniero contro la Libia

PIC. Il movimento di Hamas ha espresso il proprio rifiuto “dei pretesti che alcuni paesi, specialmente in Europa, stanno usando per giustificare la propria intenzione di intervenire militarmente in Libia”.

“Hamas rigetta categoricamente il pretesto che alcuni paesi, tra cui l’Italia, stanno usando per giustificare l’intervento negli affari interni della Libia, in particolare sotto il pretesto di combattere il terrorismo”, ha dichiarato il dirigente di Hamas, Salah al-Bardawil lunedì.

Il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha dichiarato lunedì che il suo paese è pronto a intraprendere un’azione militare in Libia per combattere il gruppo militante Daash nell’ambito della legittimazione internazionale.

“Rifiutiamo questo intervento e lo consideriamo una nuova crociata contro i paesi arabi e musulmani”, ha aggiunto Bardawil.

E ha sottolineato che il suo movimento aveva espresso il rifiuto all’intervento esterno anche nel caso dell’Iraq e ora rinnova l’appello alla comunità internazionale affinché non permetta un attacco contro un paese arabo.

Commendo l’esecuzione di 21 cristiani egiziani in Libia, il dirigente di Hamas ha deplorato ciò che è loro accaduto e ha espresso il rifiuto del suo movimento all’uccisione e l’attacco contro persone a causa delle loro affiliazioni religiose, politici e intellettuali.