Hamas: ‘Siamo sorpresi dalle parole di ‘Abbas. In Cisgiordania continuano gli arresti politici’

Gaza – InfoPal. Dal Movimento di resistenza islamica, Hamas, si dicono sorpresi per la dichiarazione rilasciata dal presidente dell’Autorità palestinese (Anp), Mahmoud ‘Abbas, quando, in conferenza stampa con il presidente della Comunità europea, Josè Manuel Barroso, aveva detto di voler sospendere le elezioni.

Nella stessa circostanza ‘Abbas aveva detto che la scelta di fermare il lavoro del Comitato elettorale del governo di Gaza rappresentava una violazione agli accordi del Cairo e di Doha (la riconciliazione)

Da Hamas sostengono di non conoscere i reali motivi che spingono ‘Abbas a questa scelta, ma riallacciano l’intera questione allo stato di terrore prodotto dagli apparati di sicurezza in Cisigiordania. Stessa causa che aveva portato Hamas a sospendere il lavoro del Comitato elettorale a Gaza, in segno di disapputo per l’empasse in cui era entrata la riconciliazione.

Il portavcoe di Hamas, Sami Abu Zuhri, afferma: “E’ grave che ‘Abbas affermi di non conoscere le motivazioni alla base della decisione di Gaza si fermare il Comitato elettorale, e così dicendo egli sta oscurando le proprie responsabilità per quanto accade ogni giorno in Cisgiordania.

“Lo stato di insicurezza in cui si vive in Cisgiordania impedisce uno svolgimento sereno della tenuta dei registri elettorali e mina la volontà degli stessi elettori influenzando l’esito elettorale. L’accordo di riconciliazione aveva previsto la formazione di un governo entro 10 giorni.

“Nessuno accordo viene rispettato, invece, e il ripristino della fiducia in Cisgiordania deve andare di pari passo con la fine degli arresti politici e il rilascio dei detenuti dalle prigioni dell’Anp”.

I deputati di Cambiamento e Riforma hanno affermato: “Il messaggio è chiaro, ci sono alcuni personaggi ostili alla riconciliazione nazionale che ostacolano la creazione di un’atmosfera di pace. Continuano le violazioni alle libertà civili in Cisgiordania con gli arresti quotidiani ai danni di Hamas”.

Anche da Ramallah, gli esponenti di Hamas tornano a chiedere la fine delle detenzioni politiche, arresti e convocazioni, e il ripristino di un clima di stabilità e fiducia sul campo, per ripartire dalle elezioni.