Hamas smentisce la propria rinuncia ai ministeri più importanti. La notizia era stata riportata da Al-Hayat.

Il portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, ha smentito la notizia secondo cui Hamas avrebbe rinunciato ai ministeri più importanti: ciò avrebbe significato sminuire il progetto nazionale palestinese nella distribuzione degli incarichi per accontentare una fazione o l’altra.

Barhoum ha infatti dichiarato che “noi lavoriamo per formare un governo di unità nazionale che risolva totalmente il problema palestinese. Non vogliamo un governo che sciolga l’assedio alle condizioni americane”, rifiutando l’idea che il nuovo esecutivo palestinese sia solo di “servizio”.

Il portavoce di Hamas ha aggiunto: “Il primo punto della campagna elettorale del movimento era la formazione di un governo di unità nazionale dopo che il popolo aveva sofferto per anni a causa della politica dell’unico partito in carica e della mancanza di sicurezza”.

E ha sottolineato che Hamas ha partecipato ai negoziati nazionali e continua ad aprire la porta del dialogo: “Ogni volta che ci si avvicina alla formazione di un governo di unità, c’è un arretramento dall’altra parte o per obbedire a piani americani o per le condizioni poste dal Quartetto. Questa dinamica si è chiarita quando il presidente Abbas ha annunciato nuove elezioni anticipate. Qualcuno era contento perché ha realizzato un obiettivo sperato”.

 

Barhoum ha evidenziato che il movimento di Hamas “supererà questa fase per riportare i palestinesi a un governo di unità nazionale, lontano dalle rinunce e dalle pressioni esterne”.

 

Il giornale londinese Al-Hayat aveva riportato da fonti ritenute vicine a Hamas la notizia secondo cui il movimento “rinuncerà ai ministeri più importanti a patto che vengano scelte personalità indipendenti”.

(Fonte: nostro corrispondente, Agenzia Stampa Al-Watan, Gaza)

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