Hamdallah: l’Anp di fronte alle minacce di boicottaggio per gli stipendi di Gaza

Ramallah-AfpLa comunità internazionale ha minacciato di boicottare la leadership palestinese se pagherà gli stipendi degli ex dipendenti di Hamas a Gaza, ha dichiarato domenica il primo ministro Rami Hamdallah a AFP.

In un’intervista esclusiva, Hamdallah ha affermato di essere stato avvertito di dover affrontare dei problemi se visiterà la Striscia di Gaza senza prima regolare il problema degli stipendi.

Hamdallah, che guida il governo palestinese di consenso nazionale di cui ha assunto l’incarico il 2 giugno, ha detto che il problema degli stipendi è diventato il principale ostacolo per un accordo interno di riconciliazione palestinese.

Dalla firma dell’accordo nel mese di aprile, Hamas ha chiesto al nuovo governo di assumere la responsabilità di pagare i suoi 45 mila dipendenti, 27 mila dei quali sono dipendenti pubblici.Gli altri risultano essere membri della polizia di Hamas e delle forze di sicurezza.

Prima che il governo di Hamas si dimettesse, nel mese di giugno, non aveva potuto pagare gli stipendi per mesi, a causa della forte crisi economica.

Hamdallah ha spiegato che il suo governo è stato messo in guardia dall’inoltrare denaro ai dipendenti di Hamas, che è nella lista nera di Stati Uniti ed Europa come organizzazione terroristica.

“Il governo e le banche operanti nei territori palestinesi sono state avvertite che se fanno questi pagamenti agli ex dipendenti del governo di Hamas a Gaza, poi il governo e il popolo saranno boicottati”, ha aggiunto.

“Se ciò accade, il sistema bancario palestinese dovrà affrontare un problema enorme che minaccia la situazione palestinese in generale”, ha detto a AFP.

I Palestinesi dipendono molto dagli aiuti internazionali, con un boicottaggio che rischia di avere un impatto finanziario devastante.

“L’insistenza di Hamas di inserire i dipendenti sul libro paga della nuova amministrazione è il problema principale che impedisce al governo di lavorare nella Striscia di Gaza”, ha detto Hamdallah.

Le sue osservazioni giungono il giorno dopo che il presidente Mahmoud Abbas si è scagliato contro Hamas, accusandolo di gestire efficacemente un’amministrazione parallela impedendo al governo di consenso di funzionare a Gaza.

‘Smettere di cercare scuse”

In risposta alle osservazioni di Hamdallah, domenica Hamas l’ha invitato a visitare la Striscia di Gaza e ad assumerse  la responsabilità che la sua posizione richiede.

“Il rifiuto di Hamdallah di venire a Gaza per presunte minacce è una posizione inaccettabile”, ha dichiarato Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, in un comunicato.

“E’ il ministro degli Interni e tutte le forze di polizia sono ai suoi ordini per dare al suo popolo sicurezza”, ha aggiunto.

“Hamas lo invita a venire a Gaza, assumersi la responsabilità della sua gente, e smetterla di cercare scuse”.

Alla fine di agosto, un alto funzionario palestinese ha riferito a AFP che il governo voleva pagare gli stipendi in questione, ma era alla ricerca di “garanzie” per non compromettere gli aiuti internazionali, agendo in tal modo.

E ha aggiunto che un non meglio identificato “terzo partito” lavora per risolvere la crisi pagando gli stipendi, con “indicazioni positive” che si risolverà presto.

Nel mese di giugno, il Qatar ha detto che avrebbe contribuito con 60 milioni di dollari per pagare gli stipendi di Gaza, anche se, finora, non c’è stato alcun trasferimento di denaro.

Traduzione di Edy Meroli