Haniyah annuncia l’accordo per iniziare la formazione del Consiglio di sicurezza nazionale. E agli Usa: togliete il divieto per le banche di trattare con il governo palestinese.

Da: http://www.paltimes.net/arabic/?action=detile&detileid=3266

 

Il primo ministro Ismail Haniyah ha rifiutato quello che ha definito "la scelta nel trattare con alcuni membri del governo di unità nazionale".  E ha aggiunto: “L’assedio imposto contro i palestinesi non ha più senso. C’è stato un cambiamento nelle posizioni internazionali: si è chiarito chi preme per accelerare i rapporti politici e economici e chi vuole invece scegliere con quali ministri trattare. Noi non accettiamo questa logica e definiremo i modi giusti per reagire”.

Ieri, durante la preghiera del venerdì in una moschea del campo profughi Al-Breij, nel centro di Gaza, Haniyah ha sottolineato che i palestinesi devono vedere restituiti mezzo miliardo di dazi e tasse dal governo israeliano, e un miliardo e mezzo dagli arabi, precisando che ci sono tentativi per far entrare 94 milioni di dollari nei bilanci dell’autorità: 52 milioni donati dall’Algeria, 10 milioni dall’Iraq, 32 milioni sono ancora depositati nelle banche egiziane quando gli europei hanno rifiutato farli entrare attraverso il valico di Rafah, qualche mese fa.

Haniyah ha chiesto all’amministrazione americana di lasciar libere le banche di far transitare i soldi verso il governo palestinese: questo incoraggerà gli altri paesi, compresi quelli arabi, spiegando che il congelamento dei fondi monetari è il tipo di assedio più duro.

Il primo ministro ha annunciato poi oggi il governo palestinese discuterà il piano di sicurezza presentato dal ministro dell’interno.

Haniyah ha aggiunto: “Se viene confermato il piano cominceremo a realizzarlo. Ciò richiede la collaborazione di tutto il popolo palestinese senza dimenticare che la causa dei nostri problemi è l’occupazione”.

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