Haniyah consegna onorificenze ai membri di ‘Lifeline 3’. A Galloway il distintivo d’onore ‘rottura dell’assedio’.

 

Gaza – Infopal. Ismail Haniyah, capo del governo della Striscia di Gaza, ha premiato la delegazione “Lifeline 3”, arrivata a Gaza mercoledì sera, affermando che il popolo palestinese considera “eroi” tutti i suoi partecipanti.

Ciò è avvenuto nel corso di una cerimonia organizzata dal governo nella Striscia di Gaza, nel centro culturale Rashad al-Shawa, giovedì sera 7 gennaio, per onorare i membri del convoglio in presenza di Haniyah e di un certo numero di suoi ministri e leader di Hamas.

Haniyah ha condannato le aggressioni contro i membri del convoglio, alcuni dei quali sono giunti a Gaza con le teste bendate, affermando che “il popolo palestinese li considera degli eroi. Perciò mettiamo sul petto di tutti loro un distintivo d'onore della Palestina, per aver raggiunto la Striscia di Gaza e aver sopportato la fatica del viaggio”.

Egli ha affermato: “Quelli come voi, che hanno espresso il proprio rifiuto dell'occupazione e della presenza di un altro popolo sulle rovine di uno Stato e di una terra di altri popoli, e che hanno rifiutato 'assedio e la politica di aggressioni e di crimini praticati contro il nostro popolo, vanno rispettati ed apprezzati per la cultura che essi diffondono in tutto il mondo”.

Ha poi aggiunto: “L'assedio e l’aggressione alla Striscia di Gaza sono contro la scelta democratica del popolo palestinese”. “L'assedio imposto da Israele sulla Striscia di Gaza è un crimine della nostra epoca, perché un milione e mezzo di palestinesi vivono all'interno di una grande prigione chiamata Striscia di Gaza, e questa è una pugnalata a tutti i valori etici dell'umanità”.

Haniyah ha invitato le autorità egiziane a un incontro per risolvere lo spiacevole episodio accaduto la sera di martedì sul confine egiziano con la Striscia di Gaza, aggiungendo che la Striscia di Gaza “non è mai stata motivo di minaccia per la sicurezza della sovranità egiziana”. Nello stesso tempo ha precisato che è lo Stato ebraico che, invece, “minaccia la sicurezza del mondo arabo”.

Dal canto suo, il deputato alla Camera dei Comuni britannica, George Galloway, ha espresso il proprio orgoglio per la sua presenza sulla terra di Gaza, e ha descritto le difficoltà incontrate dal convoglio per raggiungere la Striscia sottolineando che gli aiuti umanitari e materiali continueranno: “La Palestina è diventata un simbolo per tutti gli uomini liberi nel mondo e un simbolo della libertà; la bandiera palestinese viene alzata nella maggior parte delle capitali del mondo”.

Galloway ha affermato che il prossimo convoglio partirà dal Venezuela, guidato dal presidente venezuelano Hugo Chavez, e arriverà dal mare. Ha detto anche che “il muro della vergogna costruito dalle autorità egiziane sul confine con la Striscia di Gaza richiede una sfida, ed io lo sfiderò”.

Ha poi aggiunto: “Se i paesi del mondo avessero un primo ministro come quello turco Tayyip Erdogan, il mondo sarebbe meglio di com'è”.

Egli si è scusato per il ritardo di tre settimane di “Lifeline 3”: “Il convoglio ha sofferto molto durante il viaggio da Londra a Gaza, e i suoi membri sono stati feriti perché portavano medicinali alla popolazione di Gaza”.

Galloway ha dichiarato che il governo egiziano è “parte attiva dell'assedio imposto al popolo palestinese a Gaza”, e ha descritto il ‘muro d'acciaio’ in costruzione al confine con la Striscia di Gaza come un “muro della vergogna”.

“Le autorità egiziane hanno sequestrato l’auto su cui viaggiavo e altri veicoli del convoglio impedendo loro di entrare nella Striscia di Gaza. Da oggi in poi non negozierò con i membri del governo egiziano; non metterò più piede in questo paese finché adotterà questa politica vergognosa”.

Galloway si è domandato: “Perché ci sono tutti questi complotti contro Gaza? La risposta è: perché ha messo in pratica la democrazia e ha scelto la propria dirigenza politica che non piace agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna”. Secondo il deputato britannico, infatti, l'unico soggetto autorizzato a scegliere il governo palestinese è il popolo palestinese stesso.

Al termine della cerimonia, Haniyah ha consegnato a Galloway e ai membri della carovana di solidarietà il distintivo d'onore intitolato alla “rottura dell'assedio”, mentre Galloway ha regalato al primo ministro Haniyah un dipinto raffigurante la bandiera della Palestina.

 

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