Haniyah: dopo l’ultima vittoria, la Palestina è sulla via della liberazione

Gaza-InfoPal. Isma’il Haniyah, capo del governo palestinese di Gaza, ha invitato la nazione araba e islamica a sviluppare una strategia globale atta a liberare la Palestina, ribadendo che quest’ultima è l’unica patria dei palestinesi. 

L’invito del leader palestinese è avvenuto durante il suo incontro con gli attivisti del convoglio “Miglia di Sorrisi 18”. All’incontro erano presenti alcune delegazioni provenienti dai campi profughi palestinesi nei paesi della diaspora, una delegazione della Jama’a Islamiya e l’Associazione della riforma in Libano, una marocchina e un’altra dell’Unione degli avvocati arabi. 

Haniyah ha accolto gli ospiti in arrivo alla Striscia di Gaza affermando: “Siete venuti a congratularvi sulla nostra vittoria, da parte mia mi congratulo con voi, perché quella di Gaza è la vittoria di tutta la nazione. Il popolo palestinese è nella prima trincea di fronte al progetto sionista, ma voi, con le vostre preghiere, sostegno e solidarietà siete i nostri partner nella vittoria”. 

Egli ha aggiunto: “Nonostante l’assedio e le aggressioni, Gaza è determinata ed è attaccata ai suoi principi”, esprimendo il suo grande orgoglio per il fatto che Gaza è riuscita a riunire tante delegazioni provenienti da molti paesi arabi.

Haniyah ha sottolineato che “In quest’ultima battaglia, l’Egitto, con la presa di posizione del suo presidente Mohammed Mursi, è stato un nostro alleato importante”, aggiungendo che “la vittoria questa volta è stata annunciata dal Cairo”. 

Elogiando la posizione di molti paesi arabi, Haniyah ha affermato: “Quella palestinese è la causa di tutta la nazione, la resistenza palestinese libera ciò che riesce dai nostri territori. Ma io vi dico che la Palestina, quella dal fiume al mare, verrà liberata non solo dal popolo palestinese, ma da tutta la nazione”. 

Ha poi aggiunto: “I media sionisti e dei governi occidentali hanno cercato di rappresentare l’esercito di occupazione come una forza invincibile, ma la guerra degli otto giorni ha dimostrato che Israele può essere sconfitto, il suo esercito non è invincibile e lo Stato ebraico potrebbe perfino scomparire”, spiegando che “questa vittoria ha cambiato molte cose, perciò, ora siamo di fronte alla battaglia per la liberazione della Palestina”. 

Haniyah ha esortato la nazione “a sviluppare una strategia globale per la liberazione della Palestina”, ribadendo “la disponibilità del popolo palestinese, che rappresenta la punta della lancia, ad affrontare l’occupazione, ma la nazione deve prepararsi per una nuova vittoria”. 

Il premier di Gaza ha affermato: “Il sangue versato dal leader Ahmed al-Ja’abari, e da tutti gli altri martiri, ha aperto la porta alla vittoria, abbiamo macinato successi su successi, nonostante la perdita di un grande combattente”. 

La vittoria è stata vissuta da tutto il popolo palestinese, esso, per la prima volta, ha condotto una guerra alla pari con l’occupazione, abbiamo colpito Tel Aviv e molti altri territori, tutti si sono resi conto che l’occupazione può essere sconfitta. E la resistenza ha confermato che se la guerra fosse durata qualche altro giorno, il nemico avrebbe visto altre sorprese”, ha aggiunto il leader palestinese.

Haniyah ha dichiarato: “La vittoria è stata seguita da una conquista”, riferendosi alle visite effettuate dalle delegazioni provenienti da tutto il mondo per congratularsi, e alla gioia prevalsa tra i palestinesi non appena la tregua è stata annunciata. 

Rivolgendosi al Libano, Haniyeh ha affermato: “Il popolo palestinese si basa su due principi: il primo che nessuna patria può sostituire la Palestina, il popolo rifiuta di reinsediarsi in altri paesi, è ciò che il rifugiato insegna ai propri figli. Il secondo, essendo un grande popolo, quello palestinese deve godere della dignità e della libertà, dobbiamo garantirgli una vita dignitosa”, esortando a porre fine alle sofferenze dei profughi palestinesi e ai loro sfollamenti nei paesi della diaspora, finché non rientrino nella loro patria.