Haniyah e Abbas terminano il loro incontro senza accordo sul referendum.

 

Da aljazeera.net.

 

È terminato il secondo incontro tra il presidente Mahmoud Abbas e il primo ministro palestinese Ismail Haniyah a Gaza senza arrivare a un accordo sul referendum deciso da Abbas per il prossimo mese. 

Il ministro degli Interni Said Siyam ha dichiarato che dopo l’incontro di ieri sera, le due parti proseguiranno il dialogo oggi, per dare la possibilità a tutti di trovare un accordo nazionale. 

Dal canto suo, l’esponente dell’OLP, Taisir Khaled, ha affermato che oggi si riuniranno con il presidente, con rappresentanti di Hamas e del Jihad Islamico, con i due Fronti, Popolare e Democratico, con la commissione superiore, con le forze palestinesi e islamiche, e con la presenza di Haniyah. 

Prima dell’incontro, il capo del governo ha confermato la sua contrarietà al referendum promosso da Abbas, sottolineando che l’alternativa è “continuare il dialogo nazionale seriamente”. 

E il Consiglio legislativo si sta preparando, in una seduta speciale programmata per oggi, per discutere sulla legalità del referendum basato sul Documento dei Prigionieri. 

Nonostante il disaccordo degli esperti giuristi sulla possibilità che il Consiglio possa annullare un decreto presidenziale, forse il voto della maggioranza dei deputati contro il referendum potrà complicare il piano o premerà sul presidente dell’Anp affinché torni indietro sulle sue decisioni.

 

Yasir Mansur, membro del Consiglio e di Hamas, ha dichiarato che il governo proporrà al parlamento il voto contro il referendum, perché “è illegale”. 

I prigionieri di Hamas e del Jihad Islamico nelle prigioni israeliane hanno rifiutato il referendum, considerandolo un attacco ai principi nazionali.

 

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