Haniyah, ex prigione centrale di Gaza trasformata in un museo nazionale

Gaza-InfoPal. Il capo del governo palestinese di Gaza, Ismail Haniyah, ha deciso di trasformare l’ex carcere centrale di Gaza, noto con il nome di al-Saraya, in un museo nazionale che raffigura i sacrifici del movimento dei detenuti nelle prigioni israeliane.

Giovedì 11 aprile, nel luogo in cui sorgeva l’ex carcere centrale di Gaza, l’Associazione Waed per i prigionieri e gli ex detenuti ha inaugurato una mostra tematica incentrata sui detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, con la presenza di Haniyah, insieme ad alcuni deputati del Consiglio legislativo e rappresentanti delle fazioni palestinesi, e con la partecipazione di alcuni ex prigionieri.

Nella mostra in questione sono state riprodotte le prigioni israeliane, con rappresentazioni scenografiche raffiguranti le torture inflitte dagli ufficiali dell’occupazione ai danni dei palestinesi. Inoltre, sono state esposte alcune opere realizzate dai detenuti, mentre erano rinchiusi nelle carceri israeliane.

In un comunicato stampa diramato venerdì 12 aprile, Waed ha espresso il proprio apprezzamento per la decisione di Haniyah, sottolineando che ciò era nelle sue priorità fin dal primo giorno in cui ha lanciato l’idea della mostra.

Ha anche spiegato che l’idea di mantenere l’edificio, e trasformarlo in un museo nazionale permanente, era stata lanciata da Tawfiq Abu Naim, presidente dell’associazione e ex detenuto nelle carceri israeliane.

Waed ha definito la decisione “un evento storico, cui connotazioni avranno un impatto sia sui detenuti che sulle generazioni palestinesi future, che potranno vedere da vicino la storia e le tappe più importanti attraversate dal movimento dei detenuti”.

L’associazione palestinese ha reso noto di aver avviato i preparativi per la mostra da più di un mese, aggiungendo che migliaia di cittadini hanno raggiunto il luogo fin dal giorno di inaugurazione, giovedì, insieme a numerose delegazioni di solidarietà internazionali.

Waed ha riferito di un programma di visite che coinvolgerà tutti i segmenti della società palestinese, portando alla loro conoscenza “una tappa importante nella storia dei sacrifici del popolo palestinese”.