Haniyah invita l’Egitto ad aprire il passaggio di Rafah

 

2038192845Gaza – PICIl vice capo dell’ufficio di presidenza di Hamas, Ismail Haniyah, ha lodato gli sforzi egiziani che hanno condotto alla riapertura del passaggio di Rafah, per qualche giorno, lo scorso weekend, invitando le autorità egiziane ad aprirlo in via definitiva.

Haniyah ha dichiarato, al momento del festival di “Gerusalemme e Al-Aqsa”, organizzato dall’Ufficio di presidenza di Gerusalemme al movimento “Hamas”, domenica (5/6): “Apprezziamo le esigenze egiziane di sicurezza nazionale. Abbiamo fornito a Gaza tutto quanto in nostro potere per proteggere la frontiera al fine di salvaguardare la sicurezza comune e poniamo quindi le basi per una posizione di responsabilità”, sottolineando che Hamas non ha alcuna attività militare nel Sinai o altrove eccetto nei territori palestinesi occupati.

Il dirigente palestinese ha specificato che Gaza non ha attaccato l’Egitto e non lo farà mai, aggiungendo: “Non ci occupiamo di tutte le iniziative legate alla nazionalizzazione o internazionalizzazione, ma solo di quelle riguardanti la Palestina”.

Disinformazione

Haniyah ha invitato il popolo palestinese e la nazione ad iniziare a costruire una strategia tale da   svelare la “disinformazione”, lodando “chi lavora giorno e notte in ogni posto arabo e europeo per mostrare il viso orribile dell’occupazione israeliana”.

Haniyah ha invitato all’unità nazionale e a costruire un fronte palestinese fondato su basi chiare, sottolineando che è essenziale il progetto nazionale basato sulle costanti palestinesi, in particolare, la Gerusalemme capitale, la riconciliazione e l’attuazione degli accordi firmati, sottolineando la volontà del suo movimento in tal senso.

Il vice presidente dell’Ufficio politico di Hamas, ha lodato gli sforzi arabo-israeliani di riavviare la riconciliazione insistendo sull’impegno del suo movimento nella strategia di apertura sui paesi arabi ed europei.

Protezione dell’Intifada

In un altro contesto, Haniyah si è congratulato con gli abitanti di Gerusalemme e della Cisgiordania, quelli dei territori occupati nel 1948, sottolineando che essi “rappresentano i guardiani di Gerusalemme”.

Ha invitato alla protezione dell’Intifada di Gerusalemme e ha aggiunto: “Siamo in una fase eccezionale che necessita di decisioni straordinarie basate su audacia, coraggio e volontà”.

Haniyh ha proseguito dicendo: “L’Intifada è la scelta del popolo e la rivolta della generazione”, confermando che “è il cammino verso la liberazione di Gerusalemme, il ritorno del popolo palestinese nella sua terra”.

Traduzione di Giovanna Vallone