Haniyah: non accettiamo che Hamas sia etichettata come terrorista

Gaza-PIC. Il vice-direttore dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyah, ha ribadito che il gruppo ha adottato la strategia di non interferire negli affari dell’Egitto, rendendo l’occupazione israeliana unica responsabile nel caso di una progettata aggressione di Gaza.

Parlando alla Conferenza scientifica internazionale sulla Palestina, tenutasi a Gaza martedì pomeriggio, Haniyah ha espresso il fermo rifiuto di Hamas per qualsiasi tentativo di inserirla nella black-list come gruppo terroristico.

Hamas non si è mai immischiata negli affari egiziani, e nemmeno ha interferito con la sicurezza dell’Egitto, ha affermato.

Per quel che riguarda le crisi che vanno e vengono nella Striscia di Gaza assediata, il leader di Hamas ha detto: “La nostra vittoriosa e cara Gaza ha attraversato tragedie dolorose, acuite dai ritardi della ricostruzione, il duro assedio e la crisi dei salari”.

Egli ha criticato l’Autorità Palestinese ed il suo premier per essersi trascinato dietro i piedi davanti alla tragica situazione dei problemi di Gaza.

“Dalla mia posizione nazionale chiedo al governo di venire a Gaza, di assumersi la propria responsabilità nazionale, e di non trattenere i salari dei funzionari a causa di una certa appartenenza od opinione”, ha dichiarato.

Affrontando il discorso della riconciliazione, Haniyah ha detto che Hamas si è tirata indietro volontariamente per il bene della riconciliazione nazionale e del popolo palestinese.

“La riconciliazione non avviene soltanto con l’accordo dei governi”, ha dichiarato, chiedendosi perché e chi si è intromesso come un ostacolo lungo la strada del consenso.

“Noi siamo pronti per attuare la riconciliazione. Abbiamo bisogno di tutte le parti per rendere effettivi gli obblighi presi a Doha, al Cairo e a Shati”, ha aggiunto Haniyah.

“Non optiamo per la monopolizzazione del processo di decisione nazionale. Se le dichiarazioni di guerra e di pace dovrebbero far parte di una decisione nazionale unanime, allora dovrebbe essere così anche per tutte le altre decisioni”, ha spiegato.

“Israele è colpevole per qualsiasi escalation su Gaza”, ha detto. “Tutte le offensive del passato su Gaza sono state condotte anche con l’intento di far cadere tutte le speranze della resistenza palestinese… Ma questo obiettivo ambizioso non ha mai visto il giorno. Gaza ha sempre vinto e distrutto il mito dell’esercito invincibile”.

“Noi siamo le vittime delle aggressioni, delle guerre e del blocco. La maggior parte delle nostre vittime sono stati civili mentre quelle di Israele sono stati soldati”, ha concluso.

Il discorso di Haniyah è giunto durante le sessioni per l’inaugurazione della Conferenza scientifica internazionale: “Palestina, le ragioni dell’occupazione e i motivi della vittoria”.

Un discreto numero di funzionari, tra cui il primo ministro turco Ahmad Davutoglu, l’ex presidente tunisino Moncef al-Marzouki, l’ex primo ministro malese Mahatir Mohamed, ed il leader del partito tunisino Nahda, Rashed Ghannouchi, hanno partecipato in video-conferenza trasmessa in diretta streaming.

Il presidente della conferenza, Riad Shaheen, ha detto che il forum vuole recuperare il ruolo delle élite e degli intellettuali nel ripristino dell’ottimismo nella regione, depositando il seme per una rinascita culturale.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi