Gaza – Pal-Info. Il primo ministro palestinese del governo di Gaza, Ismail Haniyeh, ha affermato che la riconciliazione interpalestinese è danneggiata direttamente dagli Usa e dal governo di Ramallah, ostaggio degli Usa stessi.
Durante la cerimonia di inaugurazione della “via Freedom Flotilla”, a Jabaliya, durante la quale è stata scoperta una lapide commemorativa in ricordo dei suoi martiri turchi, Haniyeh ha affermato che le mezze misure per “alleggerire” l'embargo non servono, ma serve invece l'invio di sempre più ingenti flotte di aiuti, grazie al sostegno della nazione araba e islamica, oltre, naturalmente, alla persecuzione legale dei criminali e all'azione mediatica volta a mostrare le sofferenze della popolazione di Gaza.
Egli ha inoltre ricordato che il suo governo, grazie al sostegno delle varie municipalità, è stato in grado, malgrado l'embargo e le possibilità limitate, di realizzare numerosi progetti e di ricostruire diverse infrastrutture, specie nel settore delle strade, in tutta la Striscia di Gaza: tra queste, via Sha'ban, nella città vecchia, e l'ultimazione di via Nasr; inoltre verrà completata l'asfaltatura di via Bahr, mentre altri lavori interessano la via dell'ingresso di Nuseyrat, nel centro della Striscia.
Per quanto concerne il settore agricolo, Haniyeh ha assicurato che attraverso lo sfruttamento di alcune aree da parte del ministero dell'Agricoltura, è stato raggiunto l'obiettivo dell'autosufficienza per quanto riguarda numerose produzioni, che così non devono più essere importate dal resto della Palestina.