La Società per i Prigionieri Palestinesi (PPS) ha dichiarato in un comunicato stampa diffuso martedì che la causa diretta della sua perdita della vista è il danno ai nervi oculari dovuto alla negligenza medica durante la sua detenzione.
L’avvocato della PPS, Ahmad Safiyyeh, ha accusato il Servizio Carcerario Israeliano (IPS) di essere responsabile per ciò che è successo a Hassan.
Ha affermato che l’IPS ha negato l’assistenza medica a Tamimi durante la sua detenzione, cominciata il 7 aprile scorso, nonostante la consapevolezza delle sue cattive condizioni di salute e delle richieste per fornirgli cure mediche e alimentazioni speciali.
Tamimi, del villaggio di Deir Nitham, vicino a Ramallah, è affetto da una malattia caratterizzata dalla elevata presenza di proteine nel sangue, che richiede l’assunzione quotidiana di medicine e pasti speciali, ma nessuna delle due necessità è stata garantita dall’IPS, causandogli un grave deterioramento della salute durante la sua detenzione nella prigione di Ofer, vicino a Ramallah.
Il direttore della PPS, Qaddoura Faris, ha descritto il caso Tamimi “un crimine”, chiedendo ai gruppi per i diritti umani di intervenire per mettere fine alla sofferenza dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.
Traduzione di F.H.L.