Hebron, 120 avvisi di demolizione in due settimane

Al-Khalil (Hebron) – InfoPal. Un ricercatore palestinese nel campo dei diritti umani ha reso noto che nelle ultime due settimane, le autorità di occupazione israeliane hanno consegnato circa 120 avvisi di demolizione di altrettante strutture palestinesi a Hebron, sud della Cisgiordania.

Amin al-Bayed, ricercatore del Centro Insan (Umano) per i diritti umani, appartenente al Centro legale al-Quds, ha riferito che l’occupazione ha consegnato avvisi di demolizione e evacuazione di circa 120 strutture, tra case, pozzi, tende e strutture agricole in diverse parti di Hebron, le notifiche si sono concentrate nel sud della provincia, nelle zone est di Yatta e Beit A’oula, dove il centro sta seguendo 30 casi di avvisi di demolizione.

Al-Bayed ha rivelato che le autorità di occupazione e la cosiddetta amministrazione civile dell’esercito israeliano ricorre spesso all’inganno per consegnare gli avvisi ai palestinesi; di fatto le notifiche non vengono consegnate personalmente, bensì, affisse sui pozzi o lasciate nei terreni agricoli, di conseguenza, il proprietario della struttura oggetto del provvedimento di demolizione viene a conoscenza del fatto solo al momento dell’attuazione, perdendo così la possibilità di ricorrere ai tribunali.

Il ricercatore ha sottolineato che “molti agricoltori scoprono accidentalmente, durante il tragitto che fanno per raggiungere i loro campi, la presenza di notifiche di evacuazione o demolizione, avvisi lasciati per terra o in mezzo alle rocce, con il risultato che per i tribunali israeliani, le notifiche risultano regolarmente consegnate al cittadino che non ha presentato alcun ricorso. Nella maggior parte dei casi, i tempi per presentare un’obiezione contro le procedure di demolizione variano tra 40 e 60 giorni”.