Hebron: Protesta per gli 11 corpi palestinesi trattenuti da Israele

Hebron – Ma’an. Martedì i palestinesi del distretto di Hebron, nella Cisgiordania meridionale, hanno organizzato una manifestazione per protestare contro la decisione di Israele di trattenere i corpi di 11 palestinesi uccisi a ottobre dalle forze israeliane.

Le fazioni palestinesi di Hebron hanno fatto appello affinché la “manifestazione della rabbia” partisse dalla moschea di al-Haras nel centro cittadino di Hebron e arrivasse fino a Ibn Rush Square.

In una dichiarazione congiunta, i leader delle fazioni hanno esortato i residenti del distretto a unirsi alla marcia in solidarietà con le famiglie dei “martiri” di Hebron.

Una simile dichiarazione è stata rilasciata dall’importante famiglia di Abu Sneina, che ha esortato i palestinesi “a scendere in piazza per richiedere la restituzione dei corpi dei nostri eroi bambini […]. Unirsi alla marcia è un’espressione di amore per la nostra terra e i nostri martiri”.

Uno dei morti, Saad Muhammad Yousif al-Atrash, appartiene a un ramo della famiglia di Abu Sneina.

Dall’inizio di ottobre, 18 palestinesi, fra cui cinque bambini, sono stati uccisi a Hebron dalle forze israeliane. Nella maggior parte dei casi, Israele sostiene che abbiano tentato di pugnalare degli israeliani.

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha annunciato che i corpi dei palestinesi uccisi dall’esercito dopo aver attaccato dei cittadini israeliani non saranno restituiti alle loro famiglie. La decisione è stata presa per arginare le proteste che accompagnano frequentemente i funerali dei palestinesi uccisi dalle forze israeliane.

Anche se i palestinesi ammettono che molti dei palestinesi uccisi stessero realmente tentando degli accoltellamenti, video e testimoni hanno sollevato serie questioni circa le dichiarazioni israeliane relative a molti altri casi.

Per esempio, il filmato di un gruppo di giovani attivisti contro gli insediamenti sembra mostrare le forze israeliane mentre mettono un coltello sul corpo del 19enne Fadil Qawasmi dopo che era stato ucciso da un colono israeliano.

Il dipartimento di collegamento dell’Autorità palestinese a Hebron ha dichiarato di aver sottoposto alla sua controparte israeliana la richiesta di restituzione degli 11 corpi, identificati come: Dania Jihad al-Husseini Irsheid, di 17 anni, Bayan Ayman al-Iseili, di 16, Basil Basim Sidir, di 19, Tariq Ziad al-Natsha, di 16, Fadil Muhammad Awad al-Qawasmi, di 18, Hamza Mousa al-Amlah, di 25, Husam Ismail al-Jaabari, di 17, Bashar Nidal al-Jaabari, di 15, Mahmoud Khali Gneimat, di 20, Saad Muhammad Yousif al-Atrash, di 20, e Raed Sakit Abdul-Rahim Jaradat, di 22.

Sette palestinesi che erano stati sepolti in precedenza sono stati identificati come: Iyad Rawhi Jaradat from Sair, di 19 anni, Amjad Hatim al-Jundi, di 20, Muhammad Faris al-Jaabari, di 19, Ibrahim Ahmad Mustafa Awad, di 28, Iyad Khalil Mahmoud Awawdah, di 26, Hashem Younis Hashem al-Azzeh, di 54, e Udayy Masalmah, di 24.