Hotovely, inviata dell’Apartheid israeliano, non è benvenuta a Cambridge, affermano studenti

Londra – MEMO. L’imminente visita all’Università di Cambridge dell’ambasciatrice israeliana d’estrema destra nel Regno Unito, Tzipi Hotovely, ha suscitato indignazione tra i gruppi studenteschi. La 42enne è stata invitata martedì a parlare alla società di dibattito della Cambridge Union per tenere un “monologo”.

Citando la “orgogliosa tradizione” dell’Università di Cambridge di opporsi al razzismo e all’Apartheid, la Cambridge Palestine Solidarity Society (PalSoc) ha co-scritto una lettera aperta esprimendo “sgomento” per la decisione di invitare Hotovely.

Nella lettera, la PalSoc ha criticato le molte opinioni suprematiste razziste di Hotovely che, secondo gli studenti, avrebbero dovuto squalificarla dal comparire all’Università di Cambridge.

“Hotovely è un’orgogliosa sostenitrice del colonialismo dei coloni israeliani e un’aperta sostenitrice di una ‘Grande Israele'”, si legge nella lettera, citando il punto di vista estremista di Hotovely. Questa è la posizione standard del Likud israeliano, guidato dall’ex-primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, così come da molti altri partiti politici di destra.

Mentre era viceministro degli esteri, Hotovely ha affermato che l’intera Cisgiordania appartiene solo agli israeliani: “Questa terra è nostra. È tutta nostra. Non siamo venuti qui per scusarci per questo”. La lettera ha sottolineato che, come ministro delle Colonie nel 2020, è stata direttamente coinvolta nel continuo esproprio dei palestinesi e nell’annessione della terra palestinese nei Territori occupati.

“Hotovely ha ripetutamente cercato di cancellare la storia e l’esistenza dei palestinesi”, continua la lettera, prima di evidenziare le numerose occasioni in cui ha fatto pubblicamente osservazioni razziste anti-palestinesi. I membri arabi del parlamento israeliano sono stati denunciati come “ladri della storia” da Hotovely, ed i palestinesi sono stati liquidati come un popolo senza una storia. All’inizio della sua nomina ad ambasciatrice nel Regno Unito, Hotovely ha negato la Nakba, la pulizia etnica premeditata di centinaia di migliaia di palestinesi, e l’ha definita come una “menzogna araba” e una “storia inventata”.

Citando importanti gruppi per i diritti umani, tra cui il più recente rapporto di Amnesty, la lettera ha affermato che Hotovely ha “dedicato la sua vita” alla ricerca dell’espropriazione forzata dei palestinesi, per far posto alle colonie israeliane e al servizio di un sistema d’Apartheid di dominio razziale.

La lettera ha insistito sul fatto che, data l’estrema politica razzista di Hotovely, il sostegno entusiasta e il coinvolgimento nelle pratiche dello stato israeliano di espansione coloniale, espropriazioni e pulizia etnica dei coloni, la sua apparizione a Cambridge ha minato “profondamente” i valori condivisi di diritti umani, libertà ed uguaglianza.

“Non c’è niente da guadagnare ascoltando o sfidando il rappresentante estremista di uno stato d’Apartheid in una camera di dibattiti”, afferma la lettera, prima di menzionare la tradizione “orgogliosa” di Cambridge nell’opporsi alle visite di rappresentanti di “imperialismo e Apartheid”.

A dicembre, l’apparizione di Hotovely alla London School of Economics (LSE) ha suscitato un’importante controversia. Gli studenti che protestavano contro la sua apparizione sono stati criticati come antisemiti dai media mainstream, alti membri del parlamento e gruppi filo-israeliani. Un’indagine della LSE ha affermato che gli studenti non avevano fatto nulla di male, confermando ciò che molti credevano all’epoca, ossia che la reazione fosse stata provocata per alimentare l’indignazione contro gli attivisti filo-palestinesi.