
Washington – Press TV. Un alto funzionario yemenita ha denunciato alcuni stati del Golfo Persico per aver stipulato accordi multimiliardari con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante la sua recente visita nella regione, sottolineando che i guadagni finanziari derivanti da tali accordi devono essere utilizzati per fermare la guerra genocida israeliana in corso contro Gaza.
“Il denaro che fluisce dai paesi del Golfo Persico verso gli Stati Uniti dovrebbe come minimo essere utilizzato per fermare il genocidio a Gaza e consentire l’ingresso degli aiuti umanitari”, ha dichiarato Mohammad Ali al-Houthi, membro del Consiglio Politico Supremo dello Yemen.
Ha aggiunto che la visita di quattro giorni di Trump in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti di questa settimana è stato incentrato sulle estorsioni e l’arraffare denaro piuttosto che sullo sviluppo di quei paesi.
Gli Houthi hanno affermato che la nazione yemenita non nutre alcuna speranza verso i regimi arabi, che vivono ancora in uno stato di sconfitta e di collasso psicologico.
“Gli arabi possiedono leve di pressione o influenza che possono utilizzare. Ciononostante, hanno scelto di non utilizzarle e hanno persino deciso di non interrompere i rapporti diplomatici con l’entità sionista”, ha affermato.
L’alto funzionario yemenita ha poi attaccato duramente la Lega Araba, affermando che l’organizzazione regionale è da tempo inefficiente e non ha preso una sola posizione onorevole, né su Gaza né su altre questioni.
Con l’intensificarsi della guerra genocida a Gaza, gli yemeniti hanno imposto un blocco strategico sulle rotte marittime essenziali, con l’obiettivo di ostacolare la consegna di rifornimenti militari a Israele e di sollecitare la comunità internazionale ad agire in merito all’emergenza umanitaria in corso a Gaza.
Le Forze Armate yemenite hanno dichiarato che continueranno i loro attacchi finché Israele non cesserà le sue offensive terrestri e aeree a Gaza.