HRW: L’uccisione di due ragazzi palestinesi è da considerarsi “crimine di guerra”

Betlemme-Maan. Lunedì 9 giugno, l’Human Rights Watch ha affermato che l’uccisione da parte delle forze israeliane di due ragazzi palestinesi disarmati, avvenuta il 15 maggio, è da considerarsi crimine di guerra.

“L’uccisione volontaria di civili da parte delle forze di sicurezza israeliane durante l’occupazione è crimine di guerra”, così si è espressa Sarah Leah Whitson, direttore per il Medio Oriente e Nordafrica.

“Israele dovrà perseguire le forze colpevoli dell’uccisione dei due ragazzi, così come coloro che hanno ordinato l’uso del fuoco per domare la dimostrazione”.

Nadeem Nawara, di 17 anni, e Mohammad Abu Daher, 16, sono stati uccisi nei pressi della base militare Ofer durante una protesta nel giorno della Nakba.

L’HRW ha affermato che filmati, fotografie, testimonianze e rapporti medici sostengono l’opinione secondo cui i due ragazzi non costituivano “alcuna minaccia alle forze”.

Le forze armate israeliane hanno già fatto sapere di stare indagando sull’accaduto e che comunque da parte loro non vi è stato alcun uso di armi da fuoco. D’altro canto i ministri della Difesa e degli Esteri israeliani sostengono che i palestinesi abbiano falsificato i filmati che mostravano l’uccisione.

L’HRW afferma che tutte le prove disponibili indichino come le forze israeliane abbiano usato il fuoco, osservando come sia impossibile che dei semplici proiettili di gomma abbiano causato la morte di entrambi i ragazzi, specialmente a 60 metri di distanza.

“La dichiarazione delle forze militari israeliane sull’accaduto del 15 maggio riguardo l’uso delle armi da fuoco non sta in piedi”, ha ribadito Whitson.

“Allo scopo di porre fine a tali impunità, gli alleati dovrebbero esercitare forti pressioni su Israele e la Palestina dovrebbe richiedere la giurisdizione della Corte Penale Internazionale”.

Secondo quanto riportato nei referti medici concessi dal Complesso medico di Ramallah, Nawara, così ancora l’HRW, ha subito una ferita d’arma da fuoco al petto, causando una massiccia emorragia e la rottura della vena cava inferiore.

Non appena portato all’ospedale, Abu Daher è stato dichiarato morto dopo essere stato colpito da una pallottola alla parte destra del dorso cha ha raggiunto il cuore.

Da settembre 2000 le forze militari israeliane hanno imprigionato sei soldati rei di aver ucciso illegalmente dei palestinesi. La punizione più severa, tuttavia, è stata l’incarcerazione per un massimo di sette mesi e mezzo.

Durante lo stesso periodo di tempo le forze militari israeliane hanno ucciso più di 3,100 civili palestinesi che non prendevano parte alle ostilità, questo riferisce B’Tselem.

Traduzione di Valentina Quinto