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Tel Aviv – MEMO. Lo Human Rights Watch (HRW) ha criticato le nuove misure israeliane riguardanti l’ingresso di stranieri nella Cisgiordania occupata, affermando che minacciano di isolare ancora di più i palestinesi dai propri cari e dalla Società civile globale.
Lo Human Rights Watch ha pubblicato lunedì un rapporto basato su interviste a tredici persone che descrivono in dettaglio le difficoltà che hanno dovuto affrontare per anni entrando o rimanendo in Cisgiordania. “Cisgiordania: nuove regole di ingresso isolano ulteriormente i palestinesi” esprime anche le preoccupazioni dei palestinesi sull’influenza che le nuove linee guida avranno sulle loro vite, così come quelle degli avvocati israeliani che rappresentano coloro che contestano le restrizioni.
Secondo il rapporto, le linee guida entrate in vigore lo scorso ottobre sono state modificate a dicembre. Stabiliscono procedure dettagliate per l’ingresso e la residenza in Cisgiordania per gli stranieri, un processo distinto dalla procedura per l’ingresso in Israele.
“Rendendo più difficile per le persone trascorrere del tempo in Cisgiordania, Israele sta compiendo un altro passo verso la trasformazione della Cisgiordania in un’altra Striscia di Gaza, dove due milioni di palestinesi vivono praticamente isolati dal mondo esterno da oltre 15 anni”, ha affermato Eric Goldstein, vicedirettore per il Medio Oriente di Human Rights Watch. “Questa politica è progettata per indebolire i legami sociali, culturali e intellettuali che i palestinesi hanno cercato di mantenere con il mondo esterno”, ha aggiunto.
A luglio del 2022, le autorità israeliane hanno rifiutato di concedere a Omar Shakir, direttore per Israele e Palestina dello Human Rights Watch, un permesso per entrare in Cisgiordania per una settimana per condurre ricerche ed ulteriori lavori.