I coloni israeliani rubano i raccolti delle olive dai villaggi di Nablus

Nablus-Ma’an. Coloni israeliani dell’insediamento illegale di Havat Gilad nel distretto di Nablus, martedì hanno rubato il raccolto di oltre 450 ulivi, secondo fonti locali.

Ghassan Daghlas, un funzionario dell’ANP che monitora l’attività di insediamento nella Cisgiordania settentrionale, ha dichiarato a Ma’an che i coloni israeliani hanno rubato il raccolto degli ulivi appartenenti ai Palestinesi dei villaggi di Jit, Surra e Fara’ata, nell’area di Nablus.

Daghlas ha aggiunto che i Palestinesi, arrivati nei loro terreni – solo dopo aver ricevuto i permessi dalle autorità israeliane per accedere alla terra e raccogliere le olive – sono rimasti sconvolti perché i loro raccolti erano stati rubati dai coloni.

Rapporti concernenti i coloni israeliani che rubano i raccolti delle olive dalle terre palestinesi sono emersi domenica con l’ONG Rabbini per i diritti umani che ha riferito che i coloni sono arrestati solo in rari casi.

Il governo palestinese non ha giurisdizione sugli Israeliani in Cisgiordania e le azioni portate avanti dai coloni israeliani spesso si verificano alla presenza delle forze militari israeliane che raramente agiscono per proteggere i residenti palestinesi.

La maggior parte degli attacchi dei coloni commessi contro i Palestinesi si svolge nell’impunità, poiché gli Israeliani difficilmente affrontano le conseguenze di tali attacchi.

Solo l’1,9 per cento delle denunce presentate dai Palestinesi contro gli attacchi dei coloni israeliani si traduce in una condanna, mentre il 95,6 per cento delle indagini sui danni agli ulivi sono archiviate, secondo il gruppo israeliano per i diritti umani Yesh Din.

Yesh Din e il gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem hanno più volte criticato le autorità israeliane per la mancata protezione dei Palestinesi dalla violenza dei coloni e per l’assenza di indagini sugli attacchi, in particolare durante la stagione della raccolta delle olive, quando le aggressioni contro i contadini e i loro uliveti si verificano quasi quotidianamente.

Traduzione di Edy Meroli