I commercianti arabi di Porta Palazzo, i datteri israeliani e il BDS

Boycott-stickers-imageDi Marco Da Ros-BDS Torino.

La mattina di sabato 27 maggio, primo giorno di Ramadan, un gruppetto di attivisti/e BDS ha compiuto un giro al grande mercato multietnico di Porta Palazzo a Torino, per promuovere il boicottaggio dei prodotti ortofrutticoli israeliani.
Nel settore ortofrutta in piazza della Repubblica, frequentato da centinaia di venditori e clienti arabi, è stato riscontrato che 3 banchi avevano datteri medjoul israeliani, e altri due datteri medjoul senza indicazione di provenienza, quindi probabilmente israeliani. Tutti gli altri avevano solo datteri africani, compreso un commerciante che ci ha detto di aver deciso di non vendere più datteri israeliani.
In due o tre altri banchi vi erano avocados senza indicazione di provenienza, quindi forse israeliani, mentre gli altri x la stragrande maggioranza erano provenienti da Sudafrica, Sudamerica o anche Italia.
Un negozio arabo sul lato della piazza tiene ostinatamente datteri israeliani in bella mostra, quindi è assolutamente da boicottare.
Invece il primo tratto di corso Giulio Cesare, nel quale si susseguono a distanza ravvicinata molti negozi arabi che vendono datteri, è diventato almeno da questo punto di vista spazio apartheid free, nel senso che tutti hanno tolto i datteri israeliani.
Rimane il problema, sollevato già tempo fa dai commercianti, che i grossisti dei mercati generali di Torino (CAAT) vendono soltanto datteri medjoul israeliani, quindi per fare il boicottaggio occorre rinunciare al prodotto (forse è la cosa migliore) o far arrivare delle spedizioni apposta attraverso linee commerciali alternative. Si ricorda che la varietà medjoul storicamente è originaria del Marocco (!) ma che Israele con le sue lobby ora detiene circa la metà della produzione mondiale di questa varietà.
Per risolvere il problema a Torino è necessario lavorare affinché in prospettiva anche il CAAT diventi spazio apartheid free, magari attraverso un appello ai facchini arabi e ai sindacati della logistica e del commercio (SI Cobas in particolare) che vi operano.
BDS_USA