I dati della liberazione il giorno dopo

Palestina occupata – Agenzie, InfoPal. Si è conclusa con successo ieri l'implementazione della prima fase dei rilasci previsti nell'accordo di scambio dei prigionieri raggiunto da Hamas e Israele.

L'accordo prevede la liberazione di 1,027 prigionieri palestinesi.
Contro i rilasci di ieri, la resistenza palesitnese ha liberato – come da accordo – l'ex caporale israeliano Gilad Shalit, promosso al grado di sergente dopo cinque anni di sequestro.

Nella prima fase dell'accordo di scambio sono stati liberati 477 prigionieri palestinesi, distribuiti come segue:

Da qui a due mesi partirà l'attuazione della seconda fase dei rilasci per la liberazione di 550 prigionieri palestinesi.

All'alba di ieri, i primi furgoni a partire sono stati quelli con a bordo le prigioniere palestinesi destinate in Cisgiordania. In base all'accordo, uomini della sicurezza del Cairo avrebbero scortato questi mezzi. Anche la Croce Rossa internazionale (Icrc) ha supevisionato i trasferimenti.

Uno dopo l'altro, i furgoni con a bordo i prigionieri hanno iniziato a lasciare le carceri israeliane; alcuni diretti al valico di Kerem Abu Salem alla frontiera con Gaza, altri al valico di 'Ofer, ad ovest di Ramallah.

Anche a Kerem Abu Salem, era presente un ufficiale egiziano per supervisionare le operazioni di rilascio durate circa quattro ore a partire dalle 7,00 locali.

Fonti d'informaizone delle brigate 'Ezz id-Din al-Qassam (ala militare di Hamas che aveva rivendicato la cattura di Shalit) hanno coperto ogni momento della fase del rilascio di Shalit, riprendendo anche in video il passaggio di Shalit da Gaza in territorio egiziano.

Intorno alle ore 11,00 locali, fonti vicine ad Hamas hanno reso noto che “i rilasci erano in piena fase di operatività”.
Le stesse confermavano che Gilad Shalit sarebbe stato trasferito in Egitto dopo il passaggio dal valico di Rafah dei prigionieri palestinesi.

Dopo aver messo in contatto Shalit con un ufficiale dell'Intelligence israeliana, Israele ha liberato quanti restavano ad attendere nelle prigioni di 'Ofer e in quella del Negev. Da lì sono stati diretti a Ramallah.
Gran parte di questi prigionieri hanno raggiunto il valico di Rafah in territorio egiziano da dove sono stati diretti a Gaza. Contemporaneamente Shalit arrivava in territorio israeliano atterrando alla base militare di Tel Nof.

Hanno rifiutato la deportazione a Gaza: le due ex detenute Amnah Mona e Mariam Taraben.
Ad Amnah Mona, denominata da Israele “la predatrice di Internet”**, lo stato ebraico ha imposto la deportazione a Gaza vietandole, nell'ambito dell'accordo, di risiedere a Gerusalemme.

Il governo di Hamas metterà a disposzione dei deportati appartamenti a Gaza. Ai familiari dei deportati di Gerusalemme Israele vieta la possibilità di fare visita

Mariam Taraben, di Ariha (Gerico) è stata condannata a otto anni di carcere nel 2005. Ha trascorso sei mesi in detenzione in isolamento.

*Ahlam at-Tamimi, condannata a 16 ergastoli nel 2001 per coinvolgimento in un attentato suicida a Gerusalemme. Ahlam sarà deportata in Giordania dove è nata. Ancora fonti vicine ad Hamas hanno fatto sapere che Israele ha accolto la richiesta di Amnah Mona la quale, insieme ad Ahlam andrà in Giordania, anziché a Gaza. Non è ancora chiaro invece, se Mariam riuscirà a raggiungerle in Giordania.

** Amnah Mona era stata arrestata nel 2003 con l'accusa di aver adescato un 16enne isareliano, poi ucciso da militanti palestinesi. La ragazza teme ritorsioni a Gaza.

Agenzie:

Al-Jazeera.net

Hanan al-Masri per al-Arabiya.net

 

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