I fedeli di Abbas giustificano il massacro israeliano contro Gaza e i suoi uomini continuano la loro campagna contro i sostenitori di Hamas in Cisgiordania.

I fedeli di Abbas giustificano il massacro israeliano contro Gaza e i suoi uomini continuano la campagna contro i sostenitori di Hamas in Cisgiordania.

Cisgiordania – Infopal. Nemer Hammad, consigliere politico del presidente palestinese Mahmud Abbas, ha duramente attaccato il movimento di Hamas, mentre i bombardamenti israeliani stanno facendo stragi nella Striscia di Gaza, definendolo “responsabile dei massacri in corso”.

Secondo lui Israele sta rispondendo ai missili palestinesi.

Hammad, in una dichiarazione al canale satellitare al-Jazeera, ha affermato: “Hamas non deve disprezzare il sangue dei cittadini palestinesi offrendo il pretesto agli israeliani di bombardare”.
Il consigliere di Abbas ha aggiunto che il popolo palestinese di Gaza “sta pagando il prezzo dell’ignoranza e delle aggressioni della dirigenza di Hamas”, e ha proseguito: “Il movimento di Hamas partecipa al massacro dei palestinesi”.

Le forze di Abbas sequestrano 14 sostenitori di Hamas.
Prosegue, anche durante gli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza e durante le festività, la campagna di sequestri delle forze dell’Anp, fedeli al presidente Abbas, contro i sostenitori di Hamas in Cisgiordania.

Nella provincia di Nablus, hanno sequestrato l’ex detenuto Marwan Ajaj, l’ex detenuto Nael al-Bishtawi, Munir al-Masri, l’ex detenuto Zuhdi al-Sayegh (a pochi giorni dalla sua liberazione dalle prigioni dell’occupazione israeliana) e Taha al-Bishtawi.

Nella provincia di Jenin, hanno sequestrato Fares Sabaghneh di Qabatiya, Luai al-Qarm e Hani al-Qarm (fratello di due detenuti reclusi nelle prigioni dell’occupazione).

Nella provincia di Hebron, hanno sequestrato Osama Shahin, Gassan Amro, Gassan al-Jamal, Alaa Abu Ajameyah, Mohammad Ezzat al-Nwajah, tutti studenti all’università di Hebron.

Nella provincia di Qalqilyah, hanno sequestrato Musab Zahran, studente all’università an-Najah.

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