I Fratelli Musulmani difendono il diritto di proteggere la loro sede e rifiutano di scusarsi

Memo. Lo scorso giovedì, i Fratelli Musulmani hanno rivendicato il diritto di difendere la propria sede nel Moqattam dagli attacchi dei manifestanti.

Durante una conferenza stampa organizzata al Grand Nile Tower Hotel presso Corniche El Nil, Garden City, Mahmoud Hussein, segretario generale dei Fratelli Musulmani, ha affermato che l’organizzazione non ha intenzione di provocare altri scontri ma non permetterà a nessuno di attaccare il proprio quartier generale.

Secondo Hussein, i manifestanti che sabato sono accorsi presso le sedi della Fratellanza hanno deliberatamente provocato e insultato i giovani addetti alla guardia all’edificio. Inoltre i dimostranti erano muniti di coltelli, bastoni e Molotov. Hussein ha fatto sapere che i responsabili delle violenze saranno trovati e ha rifiutato di scusarsi per gli scontri, nonostante diversi manifestanti e giornalisti siano rimasti feriti.

“Perché dovremmo scusarci?”, ha chiesto Hussein, “un gruppo di dissidenti ha attaccato la sede della Fratellanza e un altro gruppo ha cercato di coprire l’evento.  Al primo gruppo non dobbiamo nessuna scusa. Qualora le indagini, giudiziarie o interne, proveranno che ci siamo sbagliati riguardo al secondo gruppo, chiederemo scusa. Ma a oggi non si hanno le prove di chi ha innescato gli scontri”.

La conferenza è stata interrotta da un accesso diverbio scoppiato tra i leader della Fratellanza e alcuni giornalisti. Questi ultimi hanno accusato i Fratelli Musulmani d’ipocrisia per aver divulgato solo un filmato che ritrae uno dei membri mentre viene attaccato.

I giornalisti affermano che non è stato corretto non mostrare gli altri video. In particolare, un filmato che è circolato largamente e che mostra alcuni presunti membri della Fratellanza prendere a schiaffi delle manifestanti di sesso femminile; o un altro filmato dove appare la guardia del corpo del Deputato Guida Suprema Khairat al-Shater mentre picchia dei giornalisti.

I giornalisti hanno intonato lo slogan “Abbasso il ruolo di Guida Suprema” e hanno richiesto di far vedere anche altri filmati che mostrano come i reporter siano stati aggrediti per mano dei membri della Fratellanza.

In precedenza Hussein aveva accusato i media di aver omesso di ricordare che sono stati proprio i giornalisti e i dimostranti a venire a Moqattam a insultare e provocare i membri della Fratellanza e ad attaccare la sede e la polizia con bombe, bottiglie Molotov e pallini da caccia.

“Nonostante tutto, garantiamo che andremo a fondo alla vicenda e se saremo certi che i guardiani del palazzo hanno commesso delle violenze, li riterremo responsabili”, ha detto Hussein.

Il leader ha condannato la nuova protesta prevista per venerdì contro le sedi della Fratellanza dichiarando: “Ora cercano di convincere le persone ad andare presso il nostro quartier generale il prossimo venerdì per continuare il loro assalto contro di noi”.

Hussein ha affermato che la polizia assicura la protezione delle sedi dei Fratelli Musulmani, poiché il gruppo di manifestanti sarebbe entrato nell’edificio se le forze di sicurezza non avessero svolto il loro ruolo.

Ahmed Aref, il portavoce della Fratellanza si è espresso con toni meno provocatori:

“Rispetto i giornalisti e ammetto che le persone con cui ho collaborato sono serie e rispettose nello svolgere il loro ruolo. Non siamo nemici di questa professione, non accettiamo che vengano insultati i giornalisti… Accertare se ci siano state o meno delle violenze e insulti durante gli scontri è da considerarsi compito dei giudici”.

Traduzione per InfoPal a cura di Elisa Ticinelli