I gruppi di resistenza popolare minacciano rappresaglie contro attacchi israeliani a Rafah.

Dal nostro corrispondente.

I gruppi di resistenza popolare hanno minacciato di effettuare rappresaglie in risposta agli attacchi israeliani di ieri sera contro Rafah in cui sono rimaste uccise sei persone, tra cui un comandante locale e sua figlia colpiti dentro la loro auto da un missile israeliano.

Il portavoce del gruppo, Abu Mujahid, ha affermato che il “nemico sionista deve sapere  che arriveranno tante risposte a questo massacro”. “L’attacco israliano di ieri è un duro colpo alle Brigate Salah ad-Din – ha spiegato agli attivisti radunatisi di fronte all’ospedale Abu Yousef an-Najar di Rafah -, ma se Dio vuole, la rappresaglia sarà più forte”. E ha affermato che per Israele “sarà una sorpresa la forza e velocità della risposta”, e che i membri del gruppo hanno l’ordine di colpire i sionisti ovunque nei Territori palestinesi. Ha inoltre chiesto di proclamare per la giornata di oggi uno sciopero generale e ha invitato tutte le fazioni a vendicare quest’operazione. 

 

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