I membri della Carovana ‘Miglia di Sorrisi’ lasciano la Striscia di Gaza.


Gaza – Infopal. Ieri sera, i membri della Carovana europea “Miglia di Sorrisi” hanno lasciato la Striscia di Gaza.

Nelle 48 ore di tempo concesse dalle autorità egiziane nella Striscia, la delegazione europea ha effettuato visite alle zone devastate, all'ospedale al-Shifa, alla sede distrutta del Consiglio legislativo a Gaza (parlamento), e ad altri luoghi, consegnando gli aiuti portati da tutto il continente europeo.

La Carovana, infatti, è riuscita a far entrare 102 camioncini carichi di sedie a rotelle per le persone rese disabili dall'aggressione israeliana dello scorso inverno, e di attrezzature sanitarie destinate agli ospedali.

Il convoglio era stato bloccato dalle autorità egiziane al porto di Port Said per più di un mese.

Visita al Consiglio Legislativo.
I membri della delegazione hanno visitato il Consiglio legislativo nella città di Gaza, che è stato distrutto dagli aerei israeliani nella guerra contro la Striscia di Gaza. A riceverli c'erano i parlamentari, guidati dal vice-presidente Ahmad Bahar.

Hanno anche visitato ciò che resta della sede del Clp, e hanno ascoltato le testimonianze sul bombardamento.

Visita all'ospedale al-Shifa.
Le delegazione europea, accompagnata da membri del Comitato governativo per rompere l'assedio, si sono diretti a piedi all'ospedale al-Shifa, che dista solo poche decine di metri dal palazzo del Clp, e hanno visitato le vittime della guerra israeliana consegnando loro sedie a rotelle e soldi.

Il coordinatore generale della Carovana, Esam Yusef, ha dichiarato:”Gli aiuti da noi portati non valgono una goccia del sangue versato sulla terra di Gaza”, e ha aggiunto che il convoglio non sarà l'ultimo passo del progetto di sostegno al popolo palestinese assediato.

Yusef ha ringraziato l'Unrwa per i suoi sforzi per facilitare il passaggio del convoglio nella Striscia di Gaza, e ha ringraziato gli ambasciatori dei paesi europei che hanno contribuito all'arrivo del convoglio.

Egli ha rivelato l'esistenza di un secondo convoglio che sarà diretto alla Cisgiordania, “perché anche loro hanno bisogno di assistenza come la Striscia a causa delle incursioni israeliane e degli arresti”.

Una visita alle vittime della guerra.
Dopo la visita all'Ospedale al-Shifa, i membri si sono recati nel nord della Striscia di Gaza per conoscere la situazione della popolazione sfollata dalle abitazioni, distrutte dai bulldozer e dagli aerei israeliani.

Questa gente vive nelle tendopoli perché Israele rifiuta di far entrare qualsiasi materiale edile.
La delegazione ha espresso grande shock per la distruzione e la devastazione di quelle aree e ha chiesto alla “comunità internazionale” di esercitare pressioni sull'occupazione israeliana affinché possano entrare i materiali da costruzioni, in modo che gli sfollati possano ricostruire le loro case prima dell'arrivo del freddo dell'inverno.

Visita al premier Haniyah.
La delegazione ha concluso la visita nella Striscia con l'incontro con il primo ministro palestinese Ismail Haniyah, che li ha ricevuti nella sede del Consiglio dei ministri. Egli ha denunciato l'assedio israeliano alla Striscia di Gaza, imposto a seguito della sceleta elettorale del popolo palestinese, che nel gennaio del 2006 ha dato la vittoria a Hamas.

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