I militari israeliani occupano una casa palestinese per stabilirci una base militare

eviction1450x600Hebron-International Solidarity Movement. Dieci soldati israeliani hanno fatto irruzione in una casa nel quartiere di Abu Sheineh, a Al Khalil (Hebron); sono entrati rompendo il vetro sulla porta, hanno preso la chiave e chiesto alla famiglia di sgomberare il terzo piano. I militari non avevano alcuna documentazione che giustificasse l’incursione e non hanno fornito spiegazioni alla famiglia. Senza rispondere alle domande, hanno vietato l’accesso al terzo piano e al tetto.

Al loro arrivo, i soldati hanno rotto le finestre e sparato dei colpi contro l’autoclave che forniva acqua potabile all’abitazione. Poi hanno preso tutte le coperte disponibili e le hanno utilizzate per asciugare l’acqua che usciva dalle cisterne. Secondo la testimonianza della famiglia, dopo aver sistemato la perdita, i militari hanno contaminato l’acqua e hanno espletato i loro bisogni nell’appartamento e sul tetto.

Non lasciano mai l’abitazione e cambiano turno più volte durante il giorno, senza orari fissi, entrando e uscendo a loro piacimento. Ci sono militari che si aggirano per l’edificio ad ogni ora, spaventando i familiari, soprattutto i bambini che non vogliono più uscire da soli. Usano il tetto come posto di vedetta, sparano con armi da fuoco e lanciano gas lacrimogeni nel quartiere.

La casa, a tre piani, è abitata da 13 persone (tra cui un bambino disabile), che oggi sono costrette a vivere nei due piani più piccoli. Non sanno fino a quando i soldati resteranno, né se l’edificio tornerà mai in loro possesso.

Il DCO (Ufficio di coordinamento del distretto) ha consigliato loro di rivolgersi a un legale, che ora ha avviato il processo per portare il caso al tribunale israeliano di Haifa. Ma Abu Shykri Al-Atrarsh non ha ancora ricevuto notifiche sulla data di udienza o su un’eventuale sentenza. Potrebbero volerci mesi, se non anni, e durante questo periodo la famiglia resterà in trappola.

Abu Shakri è convinto che l’intenzione dell’esercito sia farli allontanare, ma loro sono decisi a restare.

Traduzione di Romana Rubeo