I negoziati sono a Gerusalemme… e Abu Mazen cerca aiuto al Cairo

Gerusalemme, Betlemme, RamallahMa’an. Nonostante la scarsa percentuale di successo ed il forte rischio che il processo s’infiammi, gli Stati Uniti hanno deciso di portare avanti un’operazione di salvataggio dei negoziati nel tentativo di rilanciarli.

Fonti israeliane del giornale Yediot Ahronot hanno riportato le parole di alcuni funzionari americani secondo cui il presidente Obama, nonostante gli avvertimenti, ha dato l’ordine di rimettere la palla al centro e tentare di salvare i negoziati attraverso un’intensa seria di incontri tra le due delegazioni.

La delegazione palestinese ha mantenuto il silenzio, mentre l’agenzia stampa è venuta a sapere che il dott. Saib Araqat e il colonnello Majid Faraj hanno comunicato alla direzione che la delegazione israeliana non ha proposto alcuna nuova idea e che le sedute dei negoziati sono ad un punto fermo.

Tuttavia la direzione palestinese ha espresso il suo impegno per le sedute dei negoziati fino al 29 del mese corrente, mantenendo la promessa fatta dalla leadership palestinese e dal comitato arabo della Lega Araba all’amministrazione americana.

Da parte sua, il dott. Muhammad Ashtiya ha oggi dichiarato che “Israele tenta di rinviare i negoziati dopo la data stabilita del 29 aprile 2014, mentre noi diciamo che ad essere importante non è il loro rinvio, quanto invece le intenzioni e la serietà di Israele nel procedere coi negoziati attraverso il rilascio del quarto gruppo di prigionieri ed il blocco degli insediamenti, e che ponga a questi dei limiti sulla base della soluzione dei due stati e dei confini del 1967”.

A quanto pare la visita di oggi del presidente palestinese al Cairo sarà molto delicata ed importante, dal momento che durante gli incontri con il presidente egiziano e con quello dello Lega Araba, dott. Nabil al-‘Arabi, avrà modo di conoscere con esattezza la posizione araba nel caso in cui i colloqui dovessero fallire o andare avanti.

Come sarà possibile, dunque, che i paesi arabi decidano entro la fine del mese che tipo di rapporto intrattenere con Israele? Sono pronti per una nuova fase o no?

Traduzione di Salvatore Michele Di Carlo