Memo. I parlamentari palestinesi sono i “più vulnerabili” al mondo, sembra abbia dichiarato lunedì un funzionario del Comitato Unione Interparlamentare per i Diritti umani dei parlamentari.
L’agenzia Anadolu ha citato le dichiarazioni del funzionario: “Il numero dei parlamentari palestinesi i cui diritti sono stati violati è il più alto del mondo, pari a 36 casi oltre al caso del membro della Knesset Haneen Zoabi e un secondo caso che non possiamo annunciare per motivi di sicurezza”.
I parlamentari in Africa e in Asia sono stati “quest’anno i più vulnerabili per le violazioni dei diritti umani”, ha rivelato l’Unione interparlamentare (IPU). Il gruppo ha registrato 118 casi di violazioni dei diritti umani in Africa e 78 casi in Asia.
I casi dei parlamentari esaminati dall’ IPU: Bahrain 3 casi – Iraq 3 casi – Israele 2 casi – Libano 4 casi – Oman 1 caso – Palestina 36 casi – Yemen 6 casi.
Secondo il rapporto dell’IPU, il Medio Oriente e il Nord Africa si trovano in terza posizione per il maggior numero di presunte violazioni dei diritti umani.
Il funzionario ha riferito che i dati sono “molto preoccupanti”, perché dimostrano che i parlamentari di tutto il mondo sono sottoposti a gravi vessazioni e volte a morte in un apparente tentativo di intimidire e di far tacere le voci critiche”.
Il rapporto “non ha affrontato le violazioni dei diritti umani subite dai deputati egiziani a causa della mancanza di denunce formali presentate da loro o dai loro cari al comitato”, ha spiegato il funzionario.
Traduzione di Edy Meroli