I partecipanti della Freedom Flotilla sottoscrivono una ‘DICHIARAZIONE DI NON-VIOLENZA’

Imemc. Gli organizzatori della Freedom Flotilla 2 respingono le accuse mosse ieri dall’esercito israeliano  secondo le quali “i passeggeri hanno pianificato il ricorso alla violenza per opporre resistenza”.

La Flotilla partirà questa settimana e oggi gli organizzatori hanno fatto sapere che “i partecipanti della Flotilla sottoscrivono e divulgano una DICHIARAZIONE DI NON-VIOLENZA”. Lo ha riportato anche il quotidiano israeliano “Haaretz”, e la notizia viene ripresa da Imemc.

Nello specifico, gli organizzatori respingono le accuse israeliane secondo le quali essi “trasportano sostanze chimiche come zolfo al fine di attaccare l’esercito israeliano”. 

Per rafforzare la tesi della violenza, Israele oggi ha fatto circolare un’altra notizia “membri dell’organizzazione umanitaria turca IHH potrebbero essere comunque a bordo o coinvolti nella Flotilla”.

Nove attivisti turchi furono assassinati sula Freedom Flotilla 1 un anno fa e il governo turco aveva chiesto al proprio gruppo di astenersi dal partecipare a questa edizione. Le ragioni ufficiali chiamavano in causa i rischi di un tumulto regionale derivanti dagli eventi che stanno scuotendo la Siria.

Tutti i partecipanti della Flotilla sono sotto le pressioni dei rispettivi governi. 

Pressioni e minacce che vanno da quelle statunitensi a quelle degli ufficiali israeliani.

Poi, sono giunte le ispezioni delle autorità portuali greche come conseguenza di una denuncia fatta da un'organizzazione americana filo israeliana.

La nave greca è stata anche oggetto di sabotaggio ieri pomeriggio.

Ad ora, gli organizzatori non comunicano una data per la partenza della Flotilla la quale resta comunque prevista a giorni.

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