I passeggeri italiani della FF1 denunciano Israele per crimini di guerra

Comunicato Stampa.

I Passeggeri italiani della Freedom Flotilla 1 del maggio 2010 denunciano il governo israeliano per crimini di guerra. 

Il 31 Maggio 2010 l’esercito israeliano, su mandato del Governo israeliano, poneva in essere un sanguinoso attacco, in acque internazionali, contro le navi della Freedom Flotilla cariche di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza  (materiale da costruzione, medicine, giocattoli …)

L’attacco avvenne nella notte, con un blitz congiunto di navi da guerra ed elicotteri; nel corso del sanguinoso attacco vennero uccisi 9 cittadini turchi. 

Le navi, il carico ed i circa 700 passeggeri vennero sequestrati e dirottati in un porto israeliano

I partecipanti alla missione di numerose nazionalità, vennero arrestati, con l'accusa di ingresso illegale in Israele e trattenuti nel carcere di Beersheva nel deserto del Negev per 3 giorni prima di essere processati ed espulsi da Israele.  

Tutti i loro effetti personali, compresi soldi, macchine fotografiche, computers, videocamere vennero sequestrate e sono tuttora trattenute dalle autorità israeliane.
Oggi quattro dei partecipanti italiani alla missione, hanno depositato una denuncia contro il Governo Israeliano e contro gli autori materiali alla Procura della Repubblica del Tribunale di Torino chiedendo che si proceda nei loro confronti per CRIMINI  CONTRO L’UMANITA’ (sequestro di persona, rapina, detenzione illegale).
L'attacco alla Flotilla è stato infatti un atto chiaramente finalizzato garantire la continuazione del blocco della Striscia di Gaza,  e si inserisce nella più vasta violazione del diritto internazionale umanitario, che viene posto in essere da Israele fin dal 2007, condannato già duramente dall’ONU.
Israele ha impedito l'apporto di aiuti umanitari ad una popolazione in stato di urgente necessità umanitaria.  Tutto il personale impegnato nella missione umanitaria, era sotto la protezione ella IV Convenzione di Ginevra del 1949.
L’attacco alla Flotilla è stato condannato espressamente da:

Torino, 20 giugno 2011. 

Angela Lano, Mu'in Qaraqe', Macello Faraggi, Giuseppe Fallisi